Papa Leone XIV e Sinner: l’incontro e il dono speciale spiegato

Scritto da Guglielmo Maranti

jannik sinner incontra papa leone xiv in vaticano

Recentemente, il Vaticano ha ospitato un incontro significativo tra Jannik Sinner, attuale numero uno del tennis mondiale, e Papa Leone XIV. Questo evento ha visto la partecipazione anche del presidente della FITP, Angelo Binaghi. Durante l’incontro, il Santo Padre ha ricevuto un dono speciale dal giovane tennista.

L’incontro tra papa leone xiv e sinner

Dopo i saluti iniziali, Jannik Sinner ha esclamato “Piacere, onorato” al Santo Padre e ha presentato i suoi genitori. Papa Leone XIV, curioso riguardo alla lingua parlata dalla famiglia Sinner, ha chiesto se fossero di madrelingua tedesca; Jannik ha confermato: “Sì, noi parliamo tedesco“. Era presente anche il presidente della FITP, Alberto Binaghi, che ha omaggiato il Pontefice con la tessera della FIT.

Nella conversazione successiva, il Papa si è congratulato con Sinner per la vittoria nel match precedente: “Hai vinto“, a cui il campione ha risposto modestamente: “Ci siamo riusciti“. Riguardo al torneo in corso a Roma, Sinner ha commentato: “Siamo in gioco; all’inizio era difficile ma ora abbiamo trovato ritmo con tre partite giocate.”

il dono speciale per papa leone xiv

Jannik Sinner, durante l’incontro, ha regalato al Pontefice una racchetta da tennis, portando con sé anche una sfera da gioco. Con tono amichevole, si è rivolto a Papa Leone XIV: “Vuole giocare?“. Il Papa, rispondendo con umorismo e prontezza, ha indicato gli arredi d’epoca presenti nella sala e replicando: “Lasciamo stare, qui meglio di no“. Ha poi aggiunto ridendo: “A Wimbledon mi lascerebbero….“, evidenziando ironicamente come ci sarebbe potuto essere spazio per una partita sul prestigioso campo britannico.

  • Papa Leone XIV
  • Jannik Sinner
  • Angelo Binaghi
  • Alberto Binaghi

Ecco alcune immagini condivise sui social durante questo storico incontro:

Foto che entrerà nella storia.
🤍🦊🤎 #janniksinner #sinner pic.twitter.com/L18IiEOlS2

Scritto da Guglielmo Maranti