Osservatorio astronomico di lajatico scopre una nuova stella

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Un’importante scoperta astronomica è avvenuta presso l’Astronomical Centre Lajatico, dove è stata identificata una nuova stella. Durante le notti di agosto 2024, il telescopio dell’osservatorio TD-TRO, diretto da Tommaso Dittadi, ha registrato una stella caratterizzata da variazioni nella sua luminosità.

caratteristiche delle stelle variabili

Non tutte le stelle presentano un comportamento luminoso costante; alcune si classificano come stelle variabili, la cui intensità luminosa può oscillare nel tempo. Queste variazioni possono manifestarsi in breve tempo, come in poche ore, o estendersi su periodi più lunghi, che possono arrivare a mesi o anni.

campagna di osservazione e collaborazione

Per approfondire la natura di questa stella, è stata avviata una campagna di osservazioni che si svolge per molte notti in cooperazione con l’Università di Odessa e l’astrofisica Natalia Virnina. Il tipo specifico di stella scoperta è una variabile Delta Scuti, nota per le sue rapide fluttuazioni luminose che avvengono nell’arco di meno di un giorno. Tali astri rivestono un ruolo cruciale per gli astronomi poiché vengono utilizzati per calcolare distanze astronomiche e analizzare l’evoluzione interna delle stelle.

gestione e riconoscimenti

Il coordinamento delle attività osservative è affidato a Fabio Martinelli, responsabile delle osservazioni presso l’Astronomical Centre Lajatico e l’osservatorio astronomico di Tavolaia, situato a Santa Maria a Monte. Grazie all’impegno congiunto dei partecipanti al progetto, è giunta conferma della scoperta da parte dell’AAVSO (American Association of Variable Stars Observations), riconoscendo ufficialmente il lavoro svolto da Tommaso Dittadi, Fabio Martinelli e Natalia Virnina.

informazioni sull’Astronomical Centre Lajatico

L’Astronomical Centre Lajatico è stato fondato nel 2014 nella frazione di Orciatico. La scelta della location è motivata dalle favorevoli condizioni meteorologiche e dal basso livello di inquinamento luminoso. Attualmente, l’osservatorio dispone di circa dieci telescopi operativi, molti dei quali sono controllati da remoto.

  • Tommaso Dittadi
  • Fabio Martinelli
  • Natalia Virnina
  • AAVSO (American Association of Variable Stars Observations)
  • Università di Odessa