Modello di economia circolare: la sostenibilità secondo Piunti del Conou

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intervento di riccardo piunti al festival dell’economia

Durante il panel intitolato “Economia circolare, tra il dire e il fare”, tenutosi al Festival dell’Economia di Trento, il presidente del Consorzio Nazionale per gli Oli Usati (Conou), Riccardo Piunti, ha esposto i principi fondamentali che guidano l’operato dell’organizzazione. L’evento si è svolto nella mattinata del 24 maggio 2025.

principi chiave del modello conou

Piunti ha delineato tre elementi essenziali che caratterizzano il modello del Conou:
un uso sapiente delle risorse,
la funzione di arbitro senza scopo di lucro,
e
standard di qualità trasparenti.
Questi aspetti rendono il consorzio un esempio da seguire in ambito internazionale per quanto riguarda l’economia circolare.

richieste internazionali e collaborazione

Il presidente ha sottolineato come ci siano frequenti richieste da enti esteri, in particolare dalla Francia, per ricevere supporto nell’ottimizzazione della raccolta degli oli usati. Questo dimostra l’interesse crescente verso pratiche sostenibili ed efficienti.

sostenibilità economica e ambientale

“Il nostro modello unisce l’interesse economico a quello ambientale”, ha affermato Piunti. Il Conou si distingue per la definizione chiara delle caratteristiche necessarie affinché l’olio usato possa essere rigenerato efficacemente.

risultati raggiunti nel 2024

Nell’anno 2024, il Conou ha gestito la raccolta di ben 188.000 tonnellate di oli usati, raggiungendo una percentuale impressionante del 98% nella rigenerazione, mantenendo standard qualitativi equivalenti a quelli dell’olio vergine. Secondo le stime della Cassa Depositi e Prestiti, tali pratiche hanno portato a un risparmio significativo per le imprese manifatturiere italiane.

  • Riccardo Piunti, Presidente Conou
  • Cassa Depositi e Prestiti
  • Agenzia delle Dogane

lotta all’evasione fiscale nel settore ambientale

Purtroppo, nonostante i progressi, alcune piccole aziende tentano ancora di evadere il contributo ambientale obbligatorio. Negli ultimi due anni, sono stati recuperati circa tre milioni di euro grazie a una convenzione firmata nel 2023 con l’Agenzia delle Dogane. Piunti ha dichiarato che ora la maggior parte degli evasori è stata quasi completamente eliminata.

  • Evasione fiscale nel settore ambientale
  • Sistemi di controllo più efficaci
  • Miglioramento della gestione dei contributi ambientali