Milan, le chiarificazioni di furlani sulla linea del direttore sportivo

strategia del milan: il ruolo del direttore sportivo secondo giorgio furlani
Negli ultimi due anni, il Milan ha affrontato una fase di transizione complessa. Dopo aver raggiunto la semifinale di Champions League, il club ha vissuto stagioni altalenanti, con risultati deludenti in Serie A. Questo scenario ha portato tifosi e analisti a interrogarsi sul futuro del progetto tecnico e sulla struttura dirigenziale della società.
Un aspetto fondamentale di questa riflessione è rappresentato dal direttore sportivo, figura cruciale nella gestione del mercato e nella costruzione della squadra. Recenti affermazioni dell’amministratore delegato Giorgio Furlani hanno fornito nuove indicazioni sulla direzione intrapresa dal club. Al momento, la linea tracciata dalla dirigenza non prevede cambiamenti immediati, aprendo la strada a valutazioni più approfondite.
cosa cerca realmente il milan: un approccio strategico
In un’intervista rilasciata a DAZN e Sky prima della partita contro il Bologna, Furlani ha chiarito una posizione decisiva: “Il mercato non inizia il 1° giugno ma parecchi mesi prima e ci stiamo già lavorando anche senza direttore sportivo: il mercato lo fa la società, gli attori possono cambiare”. Questa dichiarazione evidenzia che la struttura operativa del club non è statica e che ogni decisione si basa su una visione centralizzata.
Tale approccio ridimensiona l’importanza tradizionale del direttore sportivo, collocandolo in una posizione di supporto piuttosto che di comando. Tra i nomi più caldi per questo ruolo vi sono Tony D’Amico, attualmente all’Atalanta, seguito da Igli Tare e Fabio Paratici. Nessuna scelta definitiva è stata ancora presa.
furlani concentra il potere: un nuovo ds come opzione strategica
L’aspetto più significativo è che al momento il Milan non considera indispensabile la nomina di un nuovo direttore sportivo. Furlani ha consolidato la sua centralità decisionale, trasformando l’eventuale ingresso di un DS in una scelta tattica piuttosto che strategica. Il club valuterà solamente chi sarà capace di adattarsi a un modello dove la società è l’unico regista delle operazioni di mercato.
- Giorgio Furlani – Amministratore Delegato
- Tony D’Amico – Candidato attuale (Atalanta)
- Igli Tare – Candidato potenziale
- Fabio Paratici – Candidato potenziale