Microplastiche scoperte a 2000 metri di profondità nell’abisso di Siena

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studio internazionale sulle microplastiche pubblicato su Nature

Recentemente, è stata pubblicata sulla rivista Nature una ricerca che analizza l’impatto delle microplastiche negli strati più profondi degli oceani. Il lavoro, intitolato “The distribution of subsurface microplastics in the ocean“, ha visto la partecipazione della dottoressa Luisa Galgani, ricercatrice del Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia dell’Università di Siena.

distribuzione delle microplastiche negli oceani

I risultati dello studio evidenziano che le microplastiche non si limitano alla superficie, ma sono presenti anche nelle acque profonde. La dottoressa Galgani sottolinea: “Le microplastiche negli oceani rappresentano una quantità considerevole per massa e, nelle acque profonde, possono contribuire fino al 5% del carbonio organico particolato, un componente chiave nel ciclo del carbonio marino. Inoltre, le microplastiche di dimensioni inferiori a 0,1 millimetri mostrano una distribuzione più uniforme in profondità, suggerendo tempi di permanenza prolungati nell’ecosistema marino.

dati e metodologie utilizzate nella ricerca

L’analisi si basa su dati raccolti in oltre 1800 siti nel corso di un decennio (2014-2024). I ricercatori hanno osservato che le particelle più piccole si distribuiscono lungo tutta la colonna d’acqua fino a 2000 metri di profondità, mentre quelle più grandi tendono a concentrarsi nei primi 100 metri.

importanza della collaborazione internazionale

Questo studio stabilisce un importante punto di riferimento globale per comprendere come le microplastiche siano distribuite nell’oceano. Sottolinea anche l’importanza della cooperazione internazionale nel monitoraggio della plastica presente nella colonna d’acqua oceanica.

  • Luisa Galgani, Dottoressa di Ricerca – Università di Siena
  • Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia