Mepolizumab riduce riacutizzazioni nella BPCO con risultati positivi

efficacia del mepolizumab nella broncopneumopatia cronica ostruttiva
Lo studio Matinee ha evidenziato l’efficacia dell’anticorpo monoclonale mepolizumab nel trattamento della broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), dimostrando risultati significativi in un periodo di osservazione di 2 anni. Pubblicati sul ‘New England Journal of Medicine’, i dati confermano come la somministrazione mensile di questo farmaco possa ridurre le riacutizzazioni nei pazienti affetti da Bpco.
risultati chiave dello studio
I risultati indicano una diminuzione clinicamente e statisticamente significativa delle riacutizzazioni moderate e severe, con una riduzione annuale del 21% rispetto al placebo. Questo è stato il risultato principale dello studio, ottenuto analizzando un campione di pazienti con segni di infiammazione di tipo 2 e alti livelli di eosinofili nel sangue. Tra i partecipanti erano inclusi soggetti con bronchite cronica ed enfisema.
dettagli sui tassi di riacutizzazione
- 21% riduzione del tasso annuale di riacutizzazioni moderate/severe rispetto al placebo
- 31% riduzione nelle sole bronchiti croniche
- 35% diminuzione delle riacutizzazioni gravi che richiedono pronto soccorso o ricovero ospedaliero
sostenibilità dei risultati a lungo termine
I benefici riscontrati sono stati mantenuti per tutta la durata dello studio, fino a 104 settimane. Mepolizumab ha mostrato anche una significativa riduzione delle visite al pronto soccorso, un aspetto cruciale nella gestione della Bpco, poiché le ospedalizzazioni rappresentano un grave rischio per la salute dei pazienti.
dichiarazioni degli esperti
Kaiavan Khavandi, Svp Global Head presso Gsk, sottolinea come questi risultati possano contribuire a prevenire le riacutizzazioni devastanti per i pazienti. Frank Sciurba, professore di Pneumologia e autore principale dello studio, aggiunge che lo studio Matinee offre nuove prospettive terapeutiche per i pazienti con infiammazione di tipo 2.
considerazioni finali sull’incidenza degli eventi avversi
L’incidenza degli effetti collaterali è risultata simile tra il gruppo trattato con mepolizumab e quello placebo. Nonostante ciò, non si sono registrate differenze significative nei questionari relativi ai sintomi respiratori tra i due gruppi. Attualmente, mepolizumab non è ancora registrato per il trattamento della Bpco in alcun paese; Sono in corso pratiche regolatorie in diverse nazioni.
- Mepolizumab – anticorpo monoclonale anti IL-5
- Kaiavan Khavandi – Svp Global Head Gsk
- Frank Sciurba – Professore di Pneumologia
- Pazienti con segni d’infiammazione tipo 2
- Pazienti con bronchite cronica ed enfisema