Liliana Resinovich e la vertebra rotta: misteri nelle dichiarazioni del tecnico

Il caso di Liliana Resinovich continua a generare interesse e interrogativi, specialmente dopo le recenti dichiarazioni del tecnico anatomopatologo Giacomo Molinari. Le sue affermazioni riguardanti la frattura vertebrale della vittima hanno scatenato reazioni accese da parte della famiglia, che richiede ulteriori indagini sugli eventi che hanno portato alla morte di Liliana.

dichiarazioni di giacomo molinari

Giacomo Molinari, responsabile della prima autopsia sul corpo di Liliana Resinovich, ha dichiarato di aver provocato accidentalmente una rottura vertebrale durante l’esame. Questa informazione ha riacceso i sospetti e ha cambiato l’orientamento delle indagini, passando da un possibile suicidio a un presunto omicidio. La rivelazione ha suscitato indignazione tra i familiari della vittima, in particolare il fratello Sergio Resinovich, che ha espresso la propria incredulità rispetto alla gestione dell’intero caso. La madre e il fratello hanno richiesto chiarimenti sulla condotta professionale di Molinari, sottolineando l’importanza di comunicare tempestivamente tali dettagli agli organi competenti. Sergio ha anche sollecitato l’Azienda Ospedaliera ad adottare misure contro il tecnico, definendolo un “fantoccio pericoloso”.

contestazioni da parte di sergio resinovich

Sergio Resinovich ha manifestato il proprio sconcerto per le affermazioni fatte da Giacomo Molinari, accusandolo di mancanza di rispetto nei confronti della sorella. Secondo quanto riferito dal fratello, il tecnico avrebbe divulgato informazioni riservate attraverso i media, sottraendo dati cruciali agli inquirenti. Sergio mette in discussione la credibilità delle dichiarazioni di Molinari e sostiene che stia cercando giustificazioni per comportamenti inadeguati durante l’autopsia. Ha inoltre evidenziato che altri professionisti presenti all’esame non confermano le affermazioni del tecnico e ha chiesto agli Ispettori del Ministero della Salute un’indagine su possibili negligenze nella conduzione dell’autopsia.

circostanze relative alla morte di liliana

Sergio Resinovich ha voluto ribadire che la presenza di lesioni vertebrali non è determinante per stabilire la causa della morte della sorella. È emerso che sul corpo sono stati rinvenuti segni di violenza non riconducibili a una caduta accidentale ma piuttosto a un’aggressione subita da terzi. Il fratello ha affermato che Liliana è stata picchiata e ha sottolineato l’importanza di identificare le persone con cui era presente prima del tragico evento. Le sue parole evidenziano un urgente bisogno di verità e giustizia per Liliana, mentre il caso continua a rimanere avvolto nel mistero.

  • Sergio Resinovich – Fratello
  • Giuseppe Resinovich – Padre
  • Giacomo Molinari – Tecnico anatomopatologo
  • Azienda Ospedaliera – Entità coinvolta nelle indagini
  • Ispettori del Ministero della Salute – Autorità richiesta per indagini