La via francigena diventa patrimonio unesco con il protocollo del piemonte

Il protocollo d’intesa per la Via Francigena in Piemonte
Recentemente, durante il Festival “L’Italia delle Regioni” a Venezia, è stato siglato un Protocollo d’intesa interregionale per sostenere la candidatura della Via Francigena nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco. La cerimonia ha visto la partecipazione di rappresentanti delle regioni coinvolte, tra cui Piemonte, Toscana, Lazio, Emilia-Romagna, Lombardia, Liguria e Valle d’Aosta. L’evento si è concluso con l’intervento del Ministro della Cultura Alessandro Giuli.
L’importanza della Via Francigena
La Via Francigena rappresenta uno dei percorsi storici più significativi d’Europa. Essa connette vari territori e comunità e funge da ponte tra spiritualità, paesaggio e turismo lento. Attraversando città storiche e borghi caratteristici lungo tutta l’Italia da nord a sud, questa candidatura mira a valorizzare ulteriormente la Via come un patrimonio culturale vivo che deve essere mantenuto in modo sostenibile. Le regioni coinvolte vedono in questo accordo una strategia per promuovere coesione sociale e sviluppo turistico.
Il ruolo del Piemonte nella promozione dei cammini
Tra le regioni che hanno sottoscritto il protocollo spicca il Piemonte, il quale si impegna attivamente nella promozione di itinerari e nel turismo sostenibile. Marina Chiarelli, assessore regionale al Turismo e Cultura, ha sottolineato l’importanza della cooperazione tra i territori per raccontare l’identità locale attraverso i cammini.
I dettagli del percorso piemontese
Il tratto piemontese della Via Francigena si estende su circa 650 km ed attraversa 107 comuni in 5 province (Torino, Vercelli, Biella, Asti e Alessandria), includendo anche 4 parchi naturali. Attualmente è completamente percorribile grazie a continui interventi di tracciamento e manutenzione.
- Via Francigena di Sigerico: nel territorio morenico canavesano.
- Via Francigena della Valle di Susa: collegata al Cammino di Santiago tramite il Monginevro.
- Torino-Vercelli:
- Torino alla Liguria: passando attraverso le province di Asti e Alessandria.
I benefici di un riconoscimento Unesco
L’inclusione della Via Francigena nella lista del Patrimonio Unesco porterebbe importanti risorse destinate alla tutela e promozione del percorso. Questo riconoscimento potrebbe rafforzare ulteriormente il turismo culturale nell’area e favorire una maggiore inclusione tra pellegrini e comunità locali.
L’iniziativa si inserisce nel contesto più ampio del Festival delle Regioni che enfatizza il dialogo tra istituzioni locali e cittadini per valorizzare le eccellenze regionali come motore per una crescita sostenibile.