Khelif rischia esclusione dai Mondiali di boxe per test di genere

la svolta nella boxe
World Boxing ha reso noto che a partire dal primo luglio 2025 verranno implementati test obbligatori per gli atleti di entrambi i sessi che desiderano partecipare a eventi ufficiali. Questa iniziativa è parte di una nuova politica riguardante “Sesso, Età e Peso”, mirata a garantire la sicurezza e l’equità tra i partecipanti.
I dettagli delle nuove norme sono attualmente in fase finale di sviluppo e sono stati formulati da un gruppo di lavoro del Comitato Medico e Antidoping di World Boxing, il quale ha analizzato dati medici provenienti da diverse fonti e interagito con esperti di altri sport.
il caso imane khelif
Imane Khelif, dopo aver vinto la medaglia d’oro nei pesi welter ai Giochi Olimpici dell’anno scorso, non potrà prendere parte ai Mondiali se non si sottoporrà ai test richiesti. La federazione pugilistica algerina è stata informata che l’atleta non potrà competere nemmeno all’Eindhoven Box Cup fino alla conclusione dell’esame.
la lettera alla federazione algerina
Nella comunicazione inviata alla federazione algerina, World Boxing ha specificato che tutti gli atleti oltre i 18 anni devono sottoporsi a un test genetico PCR per stabilire il sesso biologico e la loro idoneità a gareggiare.
dettagli del test
Il test consiste nell’analisi del materiale genetico tramite tampone nasale o salivare. Esso verifica la presenza del gene SRY, indicativo del cromosoma Y. Gli atleti identificati come maschi alla nascita potranno competere nella categoria maschile; quelli identificati come femmine potranno farlo nella categoria femminile.
- Imane Khelif – Pugile algerina
- World Boxing – Organismo governativo della boxe dilettantistica
- Federazione Pugilistica Algerina – Entità coinvolta nella comunicazione dei test
- Comitato Medico e Antidoping – Gruppo responsabile dello sviluppo delle nuove norme
Le Federazioni Nazionali dovranno confermare il sesso degli atleti durante le iscrizioni alle competizioni World Boxing attraverso una certificazione basata sui risultati dei test PCR. La mancata presentazione o la fornitura di certificazioni false comporterà sanzioni severe sia per l’atleta che per la federazione stessa.