Ilaria Salis fermata dagli agenti antisommossa: foto e reazione sui social

il caso di Ilaria Salis a Strasburgo

Un episodio recente ha riportato Ilaria Salis al centro dell’attenzione mediatica, sollevando interrogativi sulle libertà civili all’interno delle istituzioni europee. L’europarlamentare, ex detenuta in Ungheria e rappresentante di AVS con Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, ha condiviso un’esperienza controversa avvenuta a Strasburgo, dove è stata fermata dagli agenti antisommossa.

il gesto simbolico di Ilaria Salis

Salis ha documentato sui social media il suo gesto davanti al Parlamento europeo. Dopo aver lasciato l’edificio, ha deciso di scattare una foto per sostenere la campagna #UltimoGiornoDiGaza, richiedendo la revoca degli accordi esistenti tra l’Unione Europea e Israele. Ha dichiarato: “Aderisco con convinzione alla campagna #UltimoGiornoDiGaza #GazaLastDay, perché di fronte a un genocidio non si può restare in silenzio né inerti.”

l’intervento delle forze dell’ordine

L’azione pacifica di Salis ha attirato rapidamente l’attenzione delle forze dell’ordine. “Indossavo una kefiah e tenevo in mano un cartello“, ha spiegato. Gli agenti antisommossa l’hanno circondata, intimandole di non proseguire con la foto, considerandola un atto politico illegittimo. La parlamentare ha espresso indignazione per questa repressione della libertà d’espressione: “Ho protestato contro questa palese repressione della mia – della nostra – libertà di espressione.” Solo dopo aver mostrato il tesserino da eurodeputata le è stato consentito di procedere.

Salis considera questo evento come parte di una strategia più ampia volta a silenziare il dissenso. Ha concluso il suo post invitando alla mobilitazione: “Protestiamo! Palestina libera!“.

  • Ilaria Salis – Europarlamentare
  • Angelo Bonelli – Politico e attivista ambientale
  • Nicola Fratoianni – Politico italiano e membro del Parlamento Europeo
  • Agenzia antisommossa – Forze dell’ordine coinvolte nell’incidente
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