Fisco: l’italia opprime il ceto medio con pressioni fiscali eccessive

analisi fiscale sul ceto medio in italia

Il dibattito riguardante la pressione fiscale sul ceto medio in Italia è di grande rilevanza, come evidenziato dal recente rapporto dell’Ocse intitolato Taxing Wages. Secondo le statistiche, il Paese si posiziona tra i più gravati fiscalmente per quanto riguarda il reddito medio. Questo aspetto è stato sottolineato da Luigi Marattin, deputato del partito Liberal Democratico, durante la presentazione del secondo rapporto Cida-Censis.

risultati delle statistiche fiscali

Le cifre riportate nel rapporto mostrano chiaramente che se un stipendio del ceto medio aumenta di 100 euro, l’importo netto residuo per una persona single ammonta a soli 68 euro, mentre per una coppia con figli scende a 55 euro. Questi valori sono significativamente inferiori alla media dei Paesi Ocse, che si attesta rispettivamente a 81 e 79 euro. Pertanto, l’Italia risulta essere il Paese con la tassazione più elevata sul ceto medio nell’intero occidente.

proposte per un cambiamento fiscale

Marattin ha anche delineato le proposte del suo partito, affermando che il supporto fiscale dovrebbe essere indirizzato principalmente verso il ceto medio piuttosto che ai redditi più bassi. La ragione principale risiede nella mancanza di margini fiscali sui redditi inferiori; quindi è necessario adottare strumenti diversi basati sulla produttività globale per affrontare questa problematica.

  • Luigi Marattin – Deputato del partito Liberal Democratico
  • Cida – Centro Italiano di Assistenza al Lavoratore
  • Censis – Istituto Nazionale di Ricerca Sociale ed Economica
  • Ocse – Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico