Fecondazione: l’importanza dell’età della donna nella maternità secondo Gambino

sentenza della corte costituzionale sulla fecondazione eterologa

La recente sentenza numero 69 della Corte costituzionale ha stabilito che la limitazione della fecondazione eterologa per le donne single è una decisione che spetta al legislatore. Il divieto previsto dall’articolo 5 della legge 40 del 2004 non viene considerato né irragionevole né sproporzionato, aprendo così a future possibilità di estensione dell’accesso alla procreazione assistita anche a famiglie monoparentali.

discrezionalità del legislatore e protezione dei futuri nati

Secondo il giurista Alberto Gambino, prorettore vicario dell’Università Europea di Roma e membro del Comitato nazionale di bioetica, la Corte riconosce l’importanza delle implicazioni bioetiche legate alle tecniche di procreazione assistita. Il legislatore, come affermato dalla Consulta, ha cercato di mantenere un equilibrio rispetto al modello naturale di generazione, con l’obiettivo primario di tutelare gli interessi dei futuri nati. In questo contesto, non è stata consentita l’esclusione della figura paterna, in linea con il principio di precauzione.

rilevanza dell’età nella genitorialità

Gambino sottolinea anche un aspetto fondamentale evidenziato dalla Corte: l’infertilità dovuta all’età non può essere considerata patologica e quindi non beneficia della tutela prevista dal diritto alla salute. Questa osservazione pone in luce un tema spesso trascurato riguardo alla genitorialità e maternità: il problema dell’età femminile. Tale questione è strettamente legata alle dinamiche demografiche e alle politiche lavorative, rappresentando una sfida culturale da affrontare per soddisfare autenticamente i desideri di genitorialità.

ospiti e personalità coinvolte

  • Alberto Gambino – Giurista e Prorettore Vicario Università Europea di Roma
  • Commissario europeo contro il razzismo e l’intolleranza