Estorsioni a roma: arrestato il cognato del re del tiramisù pompi

arresto del cognato di roberto pompi
Il 10 maggio 2025, il cognato di Roberto Pompi, noto imprenditore romano e considerato il “re del tiramisù”, è stato arrestato per estorsioni, minacce e vessazioni. Il fermo è stato eseguito dai carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo, a seguito della denuncia presentata dall’imprenditore e dalla moglie.
minacce quotidiane
Il gip del tribunale di Velletri, Natalia Catena, ha documentato le gravi minacce ricevute da Pompi. Tra queste si annoverano affermazioni come: “Ti taglio la testa col coltello del pane” e “Voglio tutti i soldi”. Tali intimidazioni erano accompagnate da un comportamento violento che ha portato a una escalation di paura nella vittima. L’indagato era già noto alle forze dell’ordine per reati quali resistenza a pubblico ufficiale e porto d’armi abusivo.
il legame con i criminali di ostia
Le indagini hanno rivelato che il cognato aveva adottato condotte estorsive sistematiche. Nonostante gli sforzi dei familiari per aiutarlo, l’uomo era dipendente da alcol e droga sin dall’adolescenza. In un tentativo di sfruttare il marchio di famiglia, aveva chiesto a Pompi l’autorizzazione per aprire un locale a Ostia; al rifiuto dell’imprenditore, sono seguite minacce preoccupanti riguardo a personaggi legati alla criminalità organizzata.
richieste economiche continue
L’estorsione si è manifestata attraverso richieste sempre più pressanti di denaro. Dopo aver costretto Pompi a versare 25mila euro per l’affare con i criminali, l’indagato ha continuato a chiedere ulteriori somme, culminando in un incontro sotto al negozio dove ha aggredito verbalmente la vittima richiedendo 70mila euro. Le intimidazioni hanno evidenziato una totale mancanza di scrupoli nei confronti delle vittime.
- Roberto Pompi – Imprenditore
- Cognato – Arrestato per estorsione
- Natalia Catena – Gip del tribunale di Velletri
- Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo