Due diplomatici uccisi a washington, fbi indaga su terrorismo

Un recente evento tragico ha scosso Washington, con l’omicidio di due diplomatici israeliani. Questo atto, considerato un “atto di terrorismo” dall’FBI, ha sollevato preoccupazioni internazionali e ha portato a una serie di reazioni da parte dei leader mondiali.
Omicidio dei diplomatici israeliani
Il direttore dell’FBI, Kash Patel, ha dichiarato che l’episodio rappresenta una violenza antisemita mirata contro i valori fondamentali della società. Il sospetto arrestato è Elias Rodriguez, un trentenne proveniente da Chicago, il quale aveva pubblicato un post su X prima del crimine intitolato ‘escalation per Gaza’, esprimendo la sua volontà di portare la guerra in patria.
Dettagli sul sospetto killer
Rodriguez era attivo nel movimento pro-Palestina e lavorava all’American Osteopathic Information Association. Laureato in inglese presso l’Università dell’Illinois, aveva precedentemente collaborato come ricercatore per un sito dedicato alla storia afroamericana. La sua attività sui social media includeva video di manifestazioni pro-Palestina e partecipazione a proteste contro decisioni politiche locali.
Telefonata tra Trump e Netanyahu: “Profondo dolore”
In seguito ai tragici eventi, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha avuto una conversazione telefonica con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Durante questo colloquio, Trump ha espresso il suo profondo rammarico per quanto accaduto a Washington e ha confermato il sostegno degli Stati Uniti alle azioni di Netanyahu nella Striscia di Gaza.
Accuse ai leader mondiali
Nell’affrontare la questione dell’antisemitismo globale, Netanyahu ha criticato i leader di Francia, Canada e Regno Unito per le loro posizioni riguardanti la creazione di uno Stato palestinese, affermando che tali scelte rappresentano una ricompensa per gli assassini. Ha sottolineato come queste nazioni siano dalla parte sbagliata della storia e della giustizia.
- Elias Rodriguez – Sospetto killer
- Kash Patel – Direttore dell’FBI
- Benjamin Netanyahu – Premier israeliano
- Donald Trump – Presidente degli Stati Uniti
- Raham Emanuel – Ex sindaco di Chicago