Diritti azionisti, l’Ue avvia infrazione contro l’Italia

procedura di infrazione della commissione europea contro l’italia

La Commissione Europea ha avviato un procedimento di infrazione nei confronti dell’Italia a causa del mancato recepimento della direttiva relativa ai diritti degli azionisti nelle società quotate. Questo è emerso da un comunicato ufficiale dell’esecutivo europeo, che ha già inviato una lettera di messa in mora nell’ambito della procedura.

violazione dei principi europei

Secondo la Commissione, la normativa vigente in Italia contravviene ai principi fondamentali europei di trasparenza, responsabilità e buona governance. Tali violazioni ostacolano il coinvolgimento attivo degli azionisti nella gestione delle aziende.

limitazioni alla rappresentanza degli azionisti

Un aspetto critico evidenziato dalla Commissione riguarda la legge nazionale che limita la libertà degli azionisti di designare un proprio rappresentante durante le assemblee. In particolare, viene imposto un delegato scelto dalla società stessa. Questa prassi impedisce ai rappresentanti aziendali di esercitare i diritti attribuiti agli azionisti, come ad esempio la possibilità di presentare risoluzioni su qualsiasi punto all’ordine del giorno.

conseguenze per gli investitori

Tale situazione compromette seriamente la protezione e la rappresentanza degli interessi degli investitori. L’Italia ha ora due mesi per fornire una risposta e conformarsi alle normative europee; in caso contrario, si prospetta l’emissione di un parere motivato da parte della Commissione, che segnerebbe il passo successivo nella procedura di infrazione.