Denisa Maria Adas scomparsa a Prato, testimoni raccontano la verità

Il caso di Denisa Maria Adas, una giovane escort romena scomparsa a Prato, ha suscitato un crescente allarme e preoccupazione. Le indagini si stanno intensificando in seguito alla sua misteriosa sparizione avvenuta il 16 maggio, quando l’ultima comunicazione con la madre è stata interrotta senza alcuna spiegazione.
scomparsa di denisa maria adas: i dettagli dell’indagine
La madre della giovane, Maria Cristina Paun, ha espresso il suo timore che la figlia possa essere stata rapita. La sera della scomparsa, un testimone ha riferito di averla sentita dire al telefono: “Se mi trovano, mi ammazzano”. Questa frase ha dato inizio a un’inchiesta che si sta ampliando rapidamente.
Il fascicolo aperto dalla Procura di Prato sotto la direzione del procuratore Luca Tescaroli contempla varie ipotesi. Si va dal sequestro di persona a scenari più drammatici legati al mondo della prostituzione.
Denisa è stata vista per l’ultima volta nella sua stanza nel residence dove alloggiava. Al momento dell’ispezione da parte delle forze dell’ordine, la porta era socchiusa e tutto sembrava in ordine tranne per l’assenza della valigia e degli effetti personali più importanti.
- Zaino Gucci
- Trolley rigido nero
- Trolley bianco più piccolo
- Trucchi e piastra per capelli lasciati nella stanza
I carabinieri hanno setacciato i dintorni del residence e ispezionato anche l’auto della donna. Sono stati raccolti campioni per analisi del DNA ma finora non ci sono state svolte significative nelle indagini.
Le telecamere del residence hanno ripreso due uomini quella sera; uno di loro ha già fornito un alibi mentre il secondo è considerato l’ultimo cliente di Denisa. I carabinieri stanno anche esaminando le chat tra Denisa e altre escort per cercare ulteriori indizi riguardo a clienti potenzialmente pericolosi.
Nelle ultime ore sono state intensificate le ricerche nei pressi del lago degli Alcali utilizzando unità cinofile, droni ed elicotteri. Sei punti specifici sono attualmente sotto osservazione da parte delle autorità competenti.
- Giardini di Mezzana
- Pista ciclabile dietro l’istituto Buzzi
- Aree isolate ma facilmente accessibili
Diverse amiche della giovane sono state interrogate dagli inquirenti. Questi colloqui hanno alimentato un cauto ottimismo riguardo a una possibile evoluzione positiva nel caso. Una delle amiche ha affermato che Denisa era consapevole dei rischi che correva.
Speranza rimane viva nella comunità locale affinché possano emergere nuove informazioni utili alla risoluzione del caso.