Dazi: come trump fa il gioco di cina e ue

vertice a ginevra tra usa e cina per ridurre le tensioni commerciali
A Ginevra si respira un’atmosfera di attesa in vista dell’incontro decisivo tra le delegazioni degli Stati Uniti e della Cina, finalizzato a ridurre le tensioni commerciali che caratterizzano il rapporto tra queste due potenze economiche. La recente intesa sui dazi raggiunta tra gli Stati Uniti e il Regno Unito ha alimentato la speranza di un accordo simile anche nelle trattative con Bruxelles. Nel contesto europeo, l’Unione sta già preparando un piano di dazi di ritorsione del valore di 100 miliardi di euro, nel caso in cui gli accordi con Washington non dovessero andare a buon fine. Nicola Rossi, ex Professore di Economia presso l’Università di Roma Tor Vergata, sottolinea: «Trump sta cercando di conseguire diversi obiettivi utilizzando un unico strumento, il che appare chiaramente impraticabile».
obiettivi ambiziosi dei dazi secondo trump
Il Presidente Trump mira a proteggere il bilancio pubblico americano, generare risorse per abbattere le tasse, incentivare il ritorno delle produzioni negli Stati Uniti e ristrutturare i rapporti con la Cina. Questi molteplici obiettivi risultano difficilmente raggiungibili attraverso una sola soluzione. Le recenti dichiarazioni e decisioni hanno creato incertezza sui mercati, evidenziando che l’approccio della Casa Bianca è insufficiente per affrontare i numerosi problemi interni.
giustificazione dei dazi nel contesto attuale
La questione non riguarda tanto la giustificazione dei dazi quanto i costi elevati che questi comportano sia per l’economia americana sia per quelle degli altri Paesi. Storicamente, i risultati delle guerre commerciali sono stati prevalentemente negativi per tutte le parti coinvolte.
difficoltà economiche percepite come temporanee
Le opinioni divergono sull’effettiva gravità delle difficoltà economiche; alcuni esperti ritengono che i danni non saranno facilmente superabili nel breve termine.
impatti della rilocalizzazione delle produzioni
Anche se la rilocalizzazione portasse alla creazione di nuovi posti di lavoro, gli Stati Uniti continuerebbero ad affrontare gravi problemi legati al bilancio pubblico e alla competitività in determinati settori. Queste criticità potrebbero essere comunicate ai cittadini come parte della necessità di un nuovo modello di sviluppo più sostenibile.
vantaggi potenziali per la cina
La Cina ha già acquisito notevole forza sfruttando talvolta le ambiguità delle regole internazionali e potrebbe avvantaggiarsi ulteriormente dalla situazione attuale considerato lo stato macroeconomico insostenibile del suo principale concorrente. Questa situazione offre opportunità non solo a Pechino ma anche all’Europa, sempreché quest’ultima riesca a ottenere coesione interna.
opportunità europee nel contesto globale
L’Europa potrebbe far emergere l’euro come una delle principali valute di riserva globali, contribuendo così a spostare l’attuale equilibrio dominato dal dollaro americano, che mostra segni di indebolimento sui mercati valutari.
conflitti potenziali con gli usa
C’è la possibilità che questo scenario possa generare conflitti maggiori con gli Stati Uniti; Ciò sarebbe una diretta conseguenza delle loro scelte politiche. Potrebbe essere preferibile per Washington vedere un ruolo ridotto compensato dai propri alleati piuttosto che da altri attori globali come la Cina o i BRICS.
approccio consigliato per l’ue nei negoziati sui dazi
L’Unione Europea ha finora adottato una linea prudente nella gestione dei negoziati con gli USA, ritenuta sensata date le incertezze legate alle politiche americane soggette a continui cambiamenti. In tale contesto fluido è opportuno mantenere un approccio cauto.
- Nicola Rossi – Ex Professore di Economia presso Università Roma Tor Vergata
- Lorenzo Torrisi – Commentatore ed esperto analista politico