Confisca di 300mila euro a imprenditore di vinci legato alla ‘ndrangheta

<img alt="" height="418" src="https://www.gonews.it/wp-content/uploads/2020/08/guardia_finanza_generica_1.jpg" width="640">
(foto di archivio)
beni confiscati tra Italia e Spagna: indagini della guardia di finanza
Recentemente sono stati confiscati beni dal valore complessivo di circa <strong>300mila euro</strong> a un imprenditore operante nel settore della lavorazione delle pelli e del cuoio. Le operazioni sono state condotte dalla <strong>guardia di finanza di Firenze</strong>, su richiesta della procura generale, in esecuzione di una sentenza emessa dalla Corte d'Appello di Firenze e confermata dalla Cassazione. L'imprenditore, originario della provincia di Reggio Calabria, è accusato di fungere da collegamento tra imprenditori toscani e soggetti calabresi ritenuti legati alla <strong>'ndrangheta</strong>.
<h3>Dettagli dell'indagine</h3>
L'inchiesta è coordinata dalla Direzione distrettuale Antimafia di Firenze ed eseguita dal nucleo di polizia economico-finanziaria. Nel corso del processo attualmente in corso, vengono contestati vari reati tra cui:
<ul>
<li>Associazione per delinquere</li>
<li>Tentata estorsione</li>
<li>Usura</li>
<li>Riciclaggio</li>
<li>Attività finanziaria abusiva</li>
<li>Emissione di fatture per operazioni inesistenti</li>
<li>Trasferimento fraudolento di valori</li>
</ul>
<h3>Pericolosità sociale e confisca dei beni</h3>
Le indagini hanno dimostrato la "pericolosità sociale" dell'imprenditore, evidenziando una sproporzione ingiustificata tra i redditi dichiarati e il suo patrimonio. Questo patrimonio era schermato tramite meccanismi fittizi. La ricostruzione ha portato al sequestro iniziale e ora alla confisca definitiva delle disponibilità finanziarie su conti correnti e un appartamento situato a Tenerife.
<h4>Cooperazione internazionale nella confisca dei beni</h4>
L'operazione ha beneficiato della cooperazione internazionale tra le autorità giudiziarie italiana e spagnola. Il tribunale di Santa Cruz de Tenerife ha accolto l'istanza presentata dalla Procura generale di Firenze per l'esecuzione della confisca. I beni confiscati saranno gestiti dall'Agenzia nazionale per l'amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, in collaborazione con l'organismo spagnolo competente.
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