Conclave 2025: doppia congregazione dei cardinali oggi

Il Conclave del 2025 si avvicina, con i cardinali pronti a riunirsi per eleggere il nuovo Pontefice dopo la scomparsa di Papa Francesco. Oggi, lunedì 5 maggio, è previsto un doppio incontro: al mattino alle 9 e nel pomeriggio alle 17. Un ulteriore appuntamento è fissato per domani mattina.

Nelle recenti riunioni pre-Conclave, alcuni cardinali hanno espresso la necessità di “più tempo per pregare insieme” e trovare un accordo sul successore di Bergoglio. Nonostante ciò, si spera che tra giovedì e venerdì possa emergere il nuovo Papa.

l’età del nuovo papa: scelta strategica o fede nella provvidenza?

Con l’approssimarsi del Conclave, una questione fondamentale si pone all’attenzione dei cardinali: quale importanza avrà l’età nella selezione del nuovo Pontefice? La decisione non sarà soltanto di natura spirituale o teologica, ma anche strategica. In un’epoca in cui il papato ha dimostrato che le dimissioni per motivi di salute sono possibili, la longevità del pontificato diventa una variabile cruciale.

Il futuro Papa dovrà affrontare sfide significative come crisi vocazionali e tensioni geopolitiche. I cardinali si interrogano se sia preferibile scegliere un cardinale giovane per garantire continuità o uno più anziano per un pontificato transitorio che prepari cambiamenti futuri.

potenziali papabili

  • Pierbattista Pizzaballa, 60 anni – patriarca latino di Gerusalemme.
  • Mauro Gambetti, 59 anni – arciprete della basilica papale di San Pietro.
  • Matteo Zuppi, 69 anni – arcivescovo di Bologna.
  • Jean-Marc Aveline, 66 anni – arcivescovo di Marsiglia.
  • Luis Antonio Tagle, 67 anni – pro-prefetto della sezione per la prima evangelizzazione.
  • Péter Erdő, 72 anni – arcivescovo di Budapest.
  • Christoph Schönborn, 80 anni – cardinale austriaco influente nel Sacro Collegio.

La scelta fra un Papa giovane e uno anziano non è solo anagrafica; riflette anche il contesto storico e le esigenze della Chiesa. Un “Papa giovane” potrebbe garantire stabilità a lungo termine ma porta con sé rischi legati alla divisività; viceversa, un “Papa anziano” offre una gestione più prudente ma potrebbe essere visto come limitativo rispetto ai processi riformisti in atto.

Il prossimo Conclave dovrà operare una scelta non solo basata sulla fede ma anche su una visione chiara del futuro della Chiesa. Optare per un Papa giovane implica investire in una nuova era lunga e sfidante; scegliere un Pontefice più anziano significa puntare su una guida rassicurante ma temporanea. L'interrogativo sull'età rimane quindi centrale: la Chiesa è pronta a cambiare o necessita ancora di tempo?