Castelfranco di Sotto lascia Avviso Pubblico: si alza la polemica contro mafie e corruzione

l’attacco dell’opposizione di centrosinistra

L’opposizione di centrosinistra a Castelfranco ha espresso forti critiche nei confronti della decisione della giunta, guidata dal centrodestra, di abbandonare l’associazione “Avviso Pubblico”, attiva nella lotta contro mafie e corruzione dal 2007. Il consigliere Federico Grossi, in rappresentanza del gruppo consiliare Castelfranco Unita, ha commentato questa scelta tramite un post su Facebook, evidenziando che il risparmio economico di 850 euro non può giustificare tale decisione isolazionista.
Grossi sottolinea come l’uscita dall’associazione rappresenti un affronto alla memoria dei patrioti italiani che hanno combattuto contro la mafia e per la giustizia sociale. Attualmente, nel comprensorio del Cuoio, continuano a far parte di Avviso Pubblico i comuni di San Miniato, Fucecchio, Santa Croce e Montopoli.

  • Federico Grossi – Consigliere
  • Castelfranco Unita – Gruppo consiliare
  • Sindaco Fabio Mini

la replica del sindaco mini

“Condividiamo i valori dell’associazione; ci siamo ritirati perché non ha mai operato nel nostro territorio. È ridicolo insinuare che siamo favorevoli alla mafia.”
Nella stessa giornata è arrivata la risposta del sindaco Fabio Mini, il quale ha criticato le affermazioni dell’opposizione. Ha dichiarato che l’amministrazione è stata votata per apportare cambiamenti rispetto alla gestione precedente. Secondo Mini, per aderire a un’associazione è fondamentale condividere i suoi principi e garantire che le spese siano giustificate.
Evidenzia inoltre che sebbene Avviso Pubblico conti 601 enti locali associati, esistono oltre 8000 comuni in Italia: “Dunque gli altri 7400 sarebbero tutti mafiosi secondo Grossi?” continua Mini. La sua critica si estende anche all’uscita dalla Rete Ready e dall’Anagrafe di Sant’Anna di Stazzema.

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