Carciofo empolese verso riconoscimento Igp, produttori uniti per il futuro

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creazione del consorzio e riconoscimento igp: valorizzazione del carciofo empolese


Il 3 maggio, durante la Sagra del Carciofo di Pozzale, si è svolto un incontro significativo per il percorso di valorizzazione del carciofo empolese, un prodotto noto fin dal XIX secolo per le sue peculiarità. Questo ortaggio, caratterizzato da una produzione tardiva, privo di spine e con un sapore delicato, ha ottenuto nel 2021 il riconoscimento come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT) dalla Regione Toscana.

iniziative della comunità locale

L’amministrazione comunale ha avviato un progetto per rafforzare l’immagine e il valore di questo pregiato ortaggio. Sono coinvolti nella strategia la Regione Toscana, i produttori locali, le Condotte Slow Food e cooperative sociali dedicate a sostenere l’occupazione di persone svantaggiate. Il vice sindaco ha evidenziato l’interesse crescente verso questa produzione, attualmente limitata a pochi agricoltori dell’Empolese Valdelsa.

collaborazioni strategiche

Grazie al dialogo instaurato con associazioni di categoria e la cooperativa sociale Sintesi Minerva, che impiega individui in difficoltà nella coltivazione del carciofo, sono state gettate le basi per il futuro riconoscimento dell’Igp (Indicazione Geografica Protetta), partendo dal riconoscimento come presidio Slow Food.

ospiti presenti all’incontro

Durante l’evento hanno partecipato diverse personalità significative:

  • Gianluca Buccione
  • Alberto Rigatti
  • Cristina Dragonetti
  • Benedetto Squicciarini
  • Rappresentanti di ‘Carciofarte – Coltiviamo Cultura’

prospettive future e obiettivi finali

L’incontro ha avuto come scopo principale quello di raccogliere produttori interessati all’iniziativa. Si prevede un ulteriore appuntamento per approfondire la creazione di un consorzio dedicato alla valorizzazione del carciofo empolese.

il carciofo in italia: dati e produzioni

L’Italia si posiziona come primo produttore mondiale di carciofi, contribuendo con il 35% della produzione globale. Tra le varietà italiane spicca il Carciofo spinoso di Sardegna con denominazione Dop (Denominazione di Origine Protetta), mentre tre varietà hanno ricevuto il riconoscimento IGP: Carciofo romanesco del Lazio, Carciofo brindisino e Carciofo di Paestum. Le regioni principali produttrici includono Sicilia, Sardegna e Puglia.