Binotto e il sistema ferrari: perché la ricerca di un capro espiatorio non funziona

binotto critica la cultura della ricerca del colpevole in ferrari

Mattia Binotto, ex team principal della Ferrari, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport, affrontando temi rilevanti riguardanti il suo passato nella scuderia e il presente nel progetto Audi F1. Il tecnico svizzero ha esposto con chiarezza la sua visione sull’ambiente ferrarista, sottolineando aspetti critici che caratterizzano la gestione interna.

una cultura di colpevolezza: le parole di binotto

Nella sua analisi, Binotto ha evidenziato una preoccupante tendenza alla ricerca del colpevole all’interno della Ferrari. Questa mentalità, secondo lui, è paragonabile a quella riscontrata nel calcio italiano, dove si tende a trovare un capro espiatorio ogni volta che i risultati non soddisfano le aspettative. La critica non rimane generica, ma si concentra sulle dinamiche interne della squadra, frequentemente influenzate da cambiamenti dirigenziali e decisioni poco lungimiranti.

la scelta di inaki rueda e l’evoluzione con audi

Uno dei momenti salienti dell’intervista riguarda Inaki Rueda, ex responsabile delle strategie in Ferrari e attualmente direttore sportivo di Audi. Nonostante le critiche ricevute per alcune scelte strategiche discutibili durante la sua permanenza a Maranello, Binotto difende Rueda, affermando: “Potrà darci quello che ha dato e avrebbe potuto continuare a dare in Ferrari…”. Rueda continuerà quindi a ricoprire lo stesso ruolo anche nella nuova avventura con Audi.

La conclusione di Binotto rappresenta un chiaro avvertimento: “In F1 vige il criterio del capro espiatorio? Vige in Ferrari…”. Con Audi, il suo obiettivo è costruire una squadra che analizzi prima di emettere giudizi. La sfida è appena iniziata.

  • Mattia Binotto – Ex team principal Ferrari
  • Inaki Rueda – Direttore sportivo Audi
  • Maranello – Sede storica della Ferrari
  • Audi F1 – Nuovo progetto ambizioso di Binotto
  • Cultura del capro espiatorio – Critica alla gestione interna Ferrari e calcio italiano