Attentato a Washington per Gaza: le parole e il manifesto del presunto killer

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Un evento tragico ha scosso la capitale statunitense, con un attentato che ha portato alla morte di due membri dell’ambasciata israeliana. L’autore sospettato di questo crimine è Elias Rodriguez, un attivista di 31 anni, il quale è stato arrestato sul luogo del delitto. Le circostanze e le motivazioni dietro a questo gesto violento sono oggetto di indagine approfondita.

Profilo del sospetto

Elias Rodriguez, laureato in inglese presso la University of Illinois, era noto per il suo attivismo pro Palestina. Prima dell’incidente, lavorava all’American Osteopathic Information Association e aveva una storia di partecipazione a manifestazioni contro le politiche percepite come ingiuste nei confronti dei palestinesi.
Non risultava essere conosciuto dalle autorità prima dell’attacco e ha dichiarato successivamente di aver compiuto l’atto “per Gaza”. Durante il suo arresto, ha anche urlato “Palestina libera”.

L’incriminazione e le accuse

Il Dipartimento di Giustizia statunitense ha formalmente accusato Rodriguez di omicidio a livello federale. Le accuse specifiche includono:

  • Omicidio di primo grado
  • Omicidio di funzionari stranieri
  • Uso di un’arma da fuoco durante un crimine violento

L’accusa più grave prevede la possibilità della pena capitale. Il procuratore Jeanine Pirro ha descritto l’attacco come un atto di terrorismo e crimine d’odio.

La ricostruzione degli eventi

Rodriguez è arrivato a Washington da Chicago il 20 maggio, dichiarando al momento del check-in di avere un’arma nel bagaglio. Secondo i documenti giudiziari, si sarebbe diretto al Capital Jewish Museum per partecipare a un evento poco prima della sparatoria avvenuta intorno alle 21:15 ora locale.

L’attacco finale

Dopo aver atteso che le vittime si allontanassero dal museo, Rodriguez avrebbe aperto il fuoco su Yaron Lischinsky e Sarah Milgrim, membri dello staff diplomatico israeliano. La polizia ha confermato che l’attentatore avrebbe continuato a sparare mentre cercavano di fuggire.

Il manifesto di Rodriguez

Pochi giorni prima dell’attacco, Rodriguez aveva pubblicato online un post intitolato ‘escalation per Gaza’, in cui esprimeva sentimenti estremamente critici verso le azioni israeliane nei confronti dei palestinesi. Gli investigatori stanno ora esaminando i suoi profili social per ulteriori informazioni utili.

Le vittime dell’attentato

I due membri uccisi erano:

  • Yaron Lischinsky
  • Sarah Milgrim

L’ambasciatore israeliano negli Stati Uniti ha descritto le vittime come una giovane coppia in procinto di fidanzarsi.