Aree interne e rurali: il potenziale nascosto secondo catella di cassa depositi e prestiti

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transizione ecologica e sociale: un approccio integrato

Il tema della transizione ecologica è strettamente legato a quello della dimensione sociale. Le città non possono svilupparsi solo in verticale o espandersi orizzontalmente; le aree interne, rurali e montane, spesso considerate svantaggiate, rappresentano invece una risorsa preziosa. Queste zone possiedono un patrimonio sottoutilizzato e un potenziale umano e ambientale significativo.

interventi per la rigenerazione sostenibile

Giuseppe Catella, infrastructure advisory associate di Cassa Depositi e Prestiti, ha espresso queste considerazioni durante il panel “Quali politiche e strategie globali per la transizione ecologica?” all’evento Rebuild 2025, tenutosi al Centro Congressi di Riva del Garda il 6 e 7 maggio. Catella ha evidenziato come anche la demografia influenzi le modalità di costruzione e abitazione. In particolare, l’Italia ha vissuto nel 1946 un notevole incremento demografico, mentre dal 2006 si registra un costante saldo negativo con una perdita di circa 1,8 milioni di residenti negli ultimi dieci anni. Attualmente, l’80% dei comuni italiani è già in fase di spopolamento o lo sarà entro il prossimo decennio.

assi strategici per la transizione

I principali assi d’intervento proposti da Catella per una rigenerazione più sostenibile includono:

  • Realizzazione di progetti di housing sociale ad impatto positivo con edifici biocompatibili ed efficienti.
  • Puntare sul turismo sostenibile, valorizzando borghi e centri storici attraverso esperienze culturali.
  • Coinvolgere le imprese locali per mantenere filiere corte.

politiche integrate per una transizione giusta

Cassa Depositi e Prestiti sostiene che per garantire una transizione equa ed inclusiva siano necessarie politiche multilivello – fiscali, economiche ed industriali – che considerino non solo la transizione energetica ma anche quella demografica. È fondamentale assicurare un accesso equo al credito e ai fondi europei, oltre a promuovere misurazioni dell’impatto con modelli replicabili.