Allarme di Draghi e Mattarella: rischi per l’Europa

messaggio d’allerta al vertice cotec di coimbra

Durante il vertice Cotec tenutosi a Coimbra, Mario Draghi e Sergio Mattarella hanno lanciato un forte avvertimento riguardo al futuro dell’Unione Europea. Le loro dichiarazioni, riportate da fonti ufficiali, si focalizzano sul rischio di un indebolimento strutturale dell’Europa, accentuato anche dalle politiche commerciali di Donald Trump. È emersa la necessità di attuare riforme significative per garantire la competitività e la stabilità del continente.

dichiarazioni del presidente sergio mattarella

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato l’urgenza di un’azione immediata da parte dell’Unione Europea. Nel suo discorso, ha evidenziato che la competitività è una priorità nell’agenda dei governi europei e delle istituzioni comunitarie. Ha affermato che progredire in questo settore è “essenziale per approfondire ulteriormente il progetto d’integrazione continentale“.

Mattarella ha definito il simposio come “un appello all’azione molto attuale” e ha ribadito che “è urgente che l’Europa agisca; restare fermi non è più sostenibile“.

sospiro d’allerta da mario draghi sui dazi commerciali

Nell’intervento di Mario Draghi, è stata espressa una netta preoccupazione per lo stato attuale del commercio internazionale. Ha dichiarato: “Siamo al punto di rottura a causa dei dazi“, spiegando che le tensioni globali rappresentano solo l’ultima fase di un deterioramento in atto da anni.

L’ex premier ha messo in luce come l’aumento delle azioni unilaterali nelle dispute commerciali e il “definitivo esautoramento del WTO” abbiano compromesso in modo quasi irreversibile l’ordine multilaterale. Ha fatto notare che le difficoltà europee derivano non solo dal contesto globale ma anche da “frammentazioni politiche interne e crescita debole“.

Dopo aver richiamato l’attenzione sulle nuove regole fiscali dell’Ue e sull’attivazione della “clausola di salvaguardia” per incrementare le spese per la difesa, Draghi ha osservato che finora solo 5 dei 17 Paesi dell’area euro – rappresentanti circa il 50% del Pil – hanno scelto un periodo di aggiustamento prolungato. In questo contesto, ha sottolineato l’importanza del debito comune europeo, considerandolo “una componente fondamentale della tabella di marcia“.

  • Mario Draghi – ex Premier Italiano;
  • Sergio Mattarella – Presidente della Repubblica Italiana;
  • Donald Trump – Ex Presidente degli Stati Uniti;
  • Giuseppe Conte – Politico Italiano;
  • Pai 17 Paesi dell’area euro;
  • Membri delle istituzioni comunitarie;
  • E altri partecipanti al vertice.