Aldilà dell’elogio tedesco a giorgia meloni: la sinistra in crisi
Die Welt elogia Giorgia Meloni: riconoscimenti per i successi economici del governo
La figura di Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio dal 2022, ha attirato l’attenzione sia in ambito politico che mediatico. Le sue scelte e le relative conseguenze sono state oggetto di dibattito, con critiche da parte della sinistra e allarmi provenienti da vari settori. Non tutte le analisi estere si allineano a queste visioni negative.
Una voce autorevole dall’estero sorprende l’Italia
Recentemente, il quotidiano tedesco Die Welt ha dedicato un editoriale alla leader di Fratelli d’Italia. L’autore dell’articolo, Nicolas Baverez, stimato economista francese, esprime un giudizio positivo sull’operato della premier: “Meloni presenta un bilancio positivo e si è affermata come una figura forte in Europa.”
Baverez evidenzia come la premier abbia saputo affrontare con determinazione le accuse di autoritarismo e nostalgie fasciste. La sua gestione è caratterizzata dal rispetto delle istituzioni e dalla stabilità politica, contrapposta alle difficoltà vissute da altri modelli europei: “È una leader forte che rispetta la Costituzione…”
I numeri che confermano l’analisi
L’analisi di Baverez non si limita alla sfera politica; include anche risultati economici significativi. Tra questi spicca la diminuzione degli ingressi illegali nel Paese del 58% nel 2024 grazie alle politiche di sicurezza e controllo dell’immigrazione:
In aggiunta, Meloni ha regolarizzato lo status di 450.000 migranti per soddisfare le esigenze lavorative: “Attualmente, i lavoratori stranieri sono 2,4 milioni…”
I dati macroeconomici mostrano una crescita superiore alla media della zona euro. Il tasso di occupazione ha raggiunto un record del 63%, mentre il tasso di disoccupazione è sceso dal 7,1% al 6,2%. Inoltre, l’Italia è stata l’unico Paese del G7 a registrare un avanzo primario nel 2024.
Baverez conclude sottolineando che la politica della premier non può essere definita neofascista: “Non si propone come rivoluzionaria…”. Questo giudizio autorevole rappresenta una sfida per coloro che continuano a interpretare l’operato del governo attraverso prospettive ideologiche ristrettive.
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