Alberto Stasi: un e duro provvedimento della Procura

La situazione di Alberto Stasi, noto per il suo coinvolgimento nel caso di omicidio di Chiara Poggi, si complica ulteriormente. Attualmente, egli rischia la revoca della semilibertà a causa di un’intervista non autorizzata rilasciata al programma “Le Iene”. La Procura generale ha presentato ricorso alla Cassazione per rivalutare la sua condizione, chiedendo l’annullamento del provvedimento che gli consente di scontare la pena in regime di semilibertà.
il contesto della semilibertà
Stasi, attualmente detenuto presso il carcere di Bollate, sta scontando una pena di 16 anni e ha ottenuto la semilibertà l’11 aprile scorso, dopo aver ricevuto l’autorizzazione per attività lavorativa esterna. Questa misura gli consente di uscire dal carcere durante il giorno e rientrare la sera, seguendo orari specifici. L’intervista registrata durante un permesso premio non è stata preventivamente autorizzata.
le preoccupazioni della procura generale
Secondo quanto sostenuto dalla Procura generale, Stasi avrebbe dovuto richiedere il consenso per l’intervista andata in onda il 30 marzo su “Le Iene”. Le autorità hanno espresso timori riguardo a questa violazione delle prescrizioni legate alla sua semilibertà. Nonostante ciò, i legali difensori affermano che se ci fossero stati dubbi sul comportamento dell’imputato, sarebbe stata necessaria solo una revisione del lavoro esterno e non della semilibertà stessa.
la posizione degli avvocati
Gli avvocati difensori, tra cui spicca Giada Bocellari, hanno manifestato fiducia nella risoluzione della questione. Hanno evidenziato come sia già stato chiarito sia dal carcere che dal Tribunale di Sorveglianza che non vi sono state infrazioni alle prescrizioni da parte di Stasi. Inoltre, i giudici milanesi hanno confermato che non esisteva alcun divieto esplicito riguardo all’interazione con i media durante i permessi premio.
la valutazione del direttore del carcere
Il direttore del carcere di Bollate, Giorgio Leggieri, ha dichiarato che l’intervista è stata effettuata durante un permesso premio e ha confermato l’assenza di infrazioni alle regole stabilite. Anche i giudici coinvolti nel caso hanno confermato le relazioni positive sul comportamento di Stasi all’interno del carcere. Nonostante si proclami innocente rispetto ai fatti contestati, la Procura generale continua a considerare seriamente la mancata richiesta d’autorizzazione per l’intervista.
I contenuti dell’intervista a Le Iene
Nell’intervista con “Le Iene”, Stasi ha manifestato il desiderio di ottenere giustizia per Chiara e la sua famiglia. Ha delineato progetti futuri semplici ma significativi per lui, come costruire una famiglia tradizionale e trovare serenità personale.
- Alberto Stasi
- Chiara Poggi
- Le Iene
- Giada Bocellari (avvocata)
- Giorgio Leggieri (direttore carcerario)
- Caffarena (giudice)
- Gentile (giudice)
- Francesca Nanni (Procura generale)
- Valeria Marino (Procura generale)