Valorizzare il patrimonio della Resistenza con 200mila euro in Toscana

impegno della giunta regionale toscana per la memoria storica
In prossimità del 25 aprile, la Giunta regionale della Toscana ha deciso di evidenziare il proprio forte impegno verso la valorizzazione del patrimonio storico, politico e culturale legato all’antifascismo e alla Resistenza. A tal fine, sono stati destinati 200mila euro a favore di enti locali e associazioni.
finanziamenti per attività storiche
Le risorse allocate dalla Giunta seguono il finanziamento già previsto nei mesi scorsi per supportare le iniziative degli Istituti storici della Resistenza e dell’Età contemporanea presenti sul territorio, nonché del Parco nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema.
dichiarazioni delle autorità regionali
“In occasione dell’80esimo anniversario della Liberazione dal Nazifascismo, riaffermiamo la nostra chiara scelta politica a favore della cultura democratica,” hanno dichiarato il presidente Eugenio Giani e l’assessora alla cultura della Memoria Alessandra Nardini. “La Toscana affonda le sue radici nei valori dell’antifascismo e della Resistenza; pertanto, confermiamo e rafforziamo il nostro impegno sulla Memoria, con particolare attenzione alle giovani generazioni.”
progetti finanziati e obiettivi
I progetti che beneficeranno dei fondi saranno selezionati attraverso un avviso pubblico ex legge regionale 38/2002. Possono partecipare enti pubblici, associazioni, organizzazioni ed enti privati no profit.
sostegno a iniziative formative
L’intervento mira a sostenere attività di conservazione, ricerca e divulgazione del patrimonio storico legato all’antifascismo. Le iniziative dovranno includere collaborazioni con le scuole e focalizzarsi sull’80esimo anniversario della Liberazione e sul contributo delle donne nella Resistenza.
- Eugenio Giani – Presidente Regione Toscana
- Alessandra Nardini – Assessora alla Cultura della Memoria
- Istituti storici della Resistenza
- Parco nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema
importanza della memoria collettiva
“Proteggere la Memoria è un dovere delle istituzioni,” hanno concluso i rappresentanti regionali. “Il nostro obiettivo è promuovere progetti che coinvolgano i giovani e valorizzino il ruolo delle donne nella lotta di Liberazione.” Diffondere la cultura della Memoria significa anche educare sulle atrocità commesse dal fascismo e dal nazismo, affinché tali eventi non possano ripetersi in futuro.