Sebastiano Visintin svela la verità sui video falsificati come alibi

Il caso di Sebastiano Visintin, attualmente sotto indagine per l’omicidio della moglie Liliana Resinovich, continua a generare un forte interesse mediatico e preoccupazione. Recentemente, Visintin ha intrapreso un viaggio a Fano durante le festività pasquali del 2025, allontanandosi dalla sua residenza dopo un periodo di intensa esposizione da parte dei media. Questa situazione lo ha costretto a prendere in considerazione misure per tutelare la propria privacy e sicurezza.
la pressione mediatica
Visintin ha espresso il suo disappunto riguardo alla pressione esercitata dai giornalisti, che si presentano incessantemente davanti alla sua abitazione anche nelle ore notturne. In una dichiarazione rilasciata a Il Piccolo, ha descritto questa condizione come insostenibile, sottolineando la mancanza di rispetto da parte dei media nei suoi confronti. Attraverso un video documentario, ha evidenziato l’assalto mediatico che sta subendo, affermando: “Non c’è rispetto; questo non è giornalismo”. La situazione ha avuto ripercussioni significative sulla sua vita quotidiana.
Dopo aver partecipato a numerosi programmi televisivi, Visintin ha deciso di prendersi una pausa seguendo il consiglio legale ricevuto. Gli avvocati hanno suggerito di contattare le autorità competenti qualora la pressione non dovesse attenuarsi. Questa scelta rappresenta un tentativo di recuperare serenità in un momento così difficile.
le indagini e la perquisizione
Un episodio significativo nella vicenda è stata la perquisizione notturna effettuata dalle forze dell’ordine presso l’abitazione di Visintin. L’uomo ha aperto la porta agli agenti e immediatamente contattato il proprio avvocato per ricevere rassicurazioni. Ha collaborato con gli investigatori senza opporre resistenza ma ha descritto l’esperienza come traumatica; sette ore di controlli notturni non sono certamente piacevoli.
Durante l’indagine sono stati esaminati vari aspetti della vita personale di Visintin nel tentativo di chiarire la sua posizione nel caso. Nonostante abbia ricevuto apprezzamenti dagli investigatori per la sua disponibilità alla collaborazione, il clima rimane carico di tensione sia per lui che per i suoi familiari.
video e analisi tecniche
I video registrati nella mattina dell’omicidio costituiscono un elemento cruciale nella difesa di Sebastiano Visintin. I suoi legali hanno deciso di coinvolgere due esperti – uno medico legale e uno specialista informatico – per analizzare i filmati al fine di verificare se possano fornire un alibi valido. Sono emerse preoccupazioni circa una possibile manipolazione dei video stessi.
Paolo Ferrini, uno youtuber pisano, ha esaminato le sequenze e sollevato dubbi sull’affidabilità delle immagini disponibili. Ha riscontrato incongruenze nei tempi percorsi da Visintin in alcuni video: ad esempio, 500 metri coperti in soli 18 secondi corrisponderebbero a una velocità irrealistica pari a 100 chilometri orari; similmente, 800 metri in 13 secondi equivarrebbero a circa 250 chilometri orari. Le sue osservazioni sono state inviate all’autorità giudiziaria affinché venga fatta chiarezza sulla veridicità dei filmati.