Scoperta telescopio Webb vita su un pianeta alieno

Contenuti dell'articolo

Il telescopio James Webb e la scoperta di biofirme su K2-18b

Negli ultimi anni, l’esplorazione spaziale ha compiuto notevoli progressi, arricchendo la nostra comprensione dell’universo. In questo contesto, il telescopio James Webb ha assunto un ruolo cruciale nella ricerca di pianeti abitabili. Dalla fine degli anni ’90, sono stati scoperti i primi esopianeti e oggi si utilizzano tecnologie avanzate per identificare ambienti che potrebbero sostenere forme di vita. Un aspetto fondamentale in questa ricerca è rappresentato dalla composizione atmosferica dei pianeti.

L’importanza della composizione atmosferica

Elementi come acqua e idrogeno, se presenti in specifiche condizioni, possono indicare la possibilità di ambienti favorevoli alla vita. Recentemente, il telescopio James Webb ha fatto significativi progressi nell’individuazione di queste caratteristiche.

K2-18b: un esopianeta promettente

K2-18b è un esopianeta situato a circa 124 anni luce dalla Terra, orbitante attorno a una nana rossa nella costellazione del Leone. Con una massa 8,6 volte superiore a quella terrestre, presenta peculiarità affascinanti: sotto la sua atmosfera potrebbe trovarsi un ampio oceano di acqua liquida, protetto da uno strato ricco di idrogeno.

I gas legati alla vita microbica

Un elemento particolarmente interessante emerso dalle osservazioni del James Webb riguarda la rilevazione di due gas: dimetil solfuro (DMS) e dimetil disolfuro (DMDS). Sulla Terra, questi composti chimici sono prodotti principalmente da organismi microbici come alghe e fitoplancton. La loro presenza su K2-18b suggerisce l’esistenza di un potenziale processo biologico attivo.

L’entusiasmo della comunità scientifica

Nella guida della ricerca si trova l’astrofisico Nikku Madhusudhan dell’Università di Cambridge, il quale evidenzia l’importanza della scoperta affermando: “Non stiamo dicendo di aver trovato vita, ma questa rappresenta la prova più solida fino ad oggi di un ambiente potenzialmente abitabile”. Nonostante sia necessaria cautela nelle conclusioni, vi è grande entusiasmo nel considerare questa scoperta come il primo indizio significativo riguardante possibili forme di vita aliena, sebbene probabilmente in forma elementare.

  • Nikku Madhusudhan – Astrofisico dell’Università di Cambridge
  • K2-18b – Esopianeta con oceano nascosto e atmosfera ricca di idrogeno
  • DMS – Dimetil solfuro prodotto da organismi microbici sulla Terra
  • DMDS – Dimetil disolfuro associato alla vita microbica terrestre