Phosphorus cybersecurity: la nuova frontiera della sicurezza IoT secondo neva sgr

investimento di intesa sanpaolo nel venture capital per la sicurezza dell’extended internet of things
Neva Sgr, la società di Venture Capital appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo, ha recentemente concluso un’importante operazione investendo in Phosphorus Cybersecurity Inc.. Questa azienda statunitense si distingue come leader nella sicurezza e gestione dei dispositivi nell’ambito dell’Extended Internet of Things (xIoT), che comprende una rete estesa di apparecchiature connesse in grado di scambiare dati.
vantaggi della piattaforma phosphorus
Phosphorus rappresenta una piattaforma all’avanguardia per la sicurezza e gestione proattiva dell’xIoT. Essa è stata progettata per identificare e proteggere i dispositivi connessi, offrendo funzionalità avanzate come il rilevamento dei rischi, hardening, remediation automatica e monitoraggio costante.
La tecnologia brevettata denominata “xIoT Intelligent Active Discovery” consente l’automazione nella risoluzione delle problematiche più critiche, tra cui:
- Inventari imprecisi;
- Credenziali predefinite;
- Firmware vulnerabili;
- Configurazioni a rischio;
- Dispositivi obsoleti o vietati;
- Cerificati non sicuri.
I principali vantaggi offerti dalla piattaforma includono:
- Sicurezza immediata: Permette la gestione remota di milioni di dispositivi, facilitando attività cruciali come la rotazione delle password e gli aggiornamenti del firmware, riducendo così il rischio di compromissioni su larga scala.
- Pianificazione futura: L’azienda sta sviluppando un futuro in cui le operazioni xIoT saranno completamente automatiche, con dispositivi capaci di autogestirsi senza intervento umano.
basi della crescita di neva sgr e brevetto genos-species
L’azienda Phosphorus Cybersecurity ha registrato una significativa crescita nel 2024, grazie alla crescente richiesta di soluzioni per la sicurezza e gestione automatizzata dell’xIoT. Tra i suoi clienti figurano importanti realtà nei settori della sanità, farmaceutica e manifatturiero. La compagnia ha triplicato il numero dei dispositivi gestiti nell’ultimo anno.
A supporto di questa espansione c’è l’evoluzione del brevetto proprietario “Genus-Species“, che consente interazioni sicure con oltre un milione di modelli diversi. Oggi esistono oltre 60 miliardi di dispositivi xIoT a livello globale, cifra che supera significativamente gli asset IT tradizionali. Si prevede inoltre una aumento annuo del 20%, rispetto al tasso più contenuto del 3-5% relativo all’IT tradizionale.
L’investimento da parte di Neva Sgr permetterà a Phosphorus Cybersecurity non solo di accelerare la propria crescita ma anche affinare l’automazione intelligente per garantire maggiore sicurezza all’interno del mercato italiano.
dichiarazioni ufficiali da neva sgr e phosphorus cybersecurity
“L’investimento nella cybersecurity xIoT è oggi fondamentale data la rapida diffusione dei dispositivi connessi in settori strategici come sanità e produzione“, afferma Mario Costantini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Neva Sgr. “Abbiamo scelto Phosphorus Cybersecurity per la sua tecnologia innovativa ed efficace.”
“Siamo testimoni della trasformazione tecnologica più significativa della storia umana grazie alla convergenza tra xIoT, Intelligenza Artificiale e Cybersecurity“, dichiara Chris Rouland, CEO di Phosphorus Cybersecurity. “Abbiamo iniziato affrontando problemi fondamentali legati alla sicurezza nell’xIoT.”