Paratici alla guida del milan: cosa può fare da dirigente inibito

Il Milan è attualmente in procinto di finalizzare un accordo con Fabio Paratici, ex Chief Football Officer della Juventus, il quale sta affrontando un’inibizione di 30 mesi a causa del caso delle plusvalenze. Questa situazione ha portato i rossoneri a considerare opportunamente le modalità per tutelarsi nel caso in cui la sua posizione legale dovesse deteriorarsi ulteriormente.

paratici verso il milan

In caso di conclusione positiva dell’accordo, Paratici tornerebbe in Italia dopo aver trascorso undici stagioni alla Juventus, durante le quali ha conquistato ben 9 scudetti. Nella sua prima fase al club torinese, ha collaborato con Beppe Marotta, attuale presidente dell’Inter. Successivamente, come Chief Football Officer, ha orchestrato alcuni dei trasferimenti più significativi nella storia juventina, tra cui l’acquisto di Cristiano Ronaldo. La sua carriera è stata segnata anche dall’attuale squalifica legata all’inchiesta sulle plusvalenze.

paratici e l’inibizione: cosa sapere

Paratici si trova in una situazione complessa a causa dell’inibizione che gli impedisce di esercitare determinate funzioni dirigenziali. Secondo il Codice di Giustizia Sportiva Figc, coloro che violano le normative federali possono essere soggetti a misure punitive come l’inibizione temporanea dalle attività sportive. Questa condizione implica:

  • Divieto di rappresentare la società in ambito nazionale e internazionale.
  • Divieto di partecipare alle attività degli organi federali.
  • Divieto di accesso agli spogliatoi durante eventi calcistici.
  • Divieto di partecipare a riunioni con tesserati o agenti sportivi.

paratici e il mercato del milan

L’inibizione temporanea comporta anche l’impossibilità per Paratici di svolgere alcune attività manageriali fondamentali all’interno del club. Fino al termine della sua squalifica, previsto per il 20 luglio, non potrà intervenire nelle trattative relative al calciomercato né partecipare alle assemblee della Lega Serie A se non per questioni patrimoniali specifiche.