Nemo Roma onora la prima beata con SLA, grande emozione per Aisla

importanza della figura di armida barelli
La cerimonia di intitolazione del Centro clinico Nemo Roma alla beata Armida Barelli rappresenta un momento significativo per la comunità. Barelli, cofondatrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e scomparsa nel 1952 a causa della sclerosi laterale amiotrofica (SLA), incarna il messaggio che anche in presenza di gravi malattie è possibile instaurare relazioni significative.
messaggio di inclusione e supporto
Fulvia Massimelli, presidente di Aisla – Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, ha sottolineato l’importanza del Centro Nemo come spazio non solo dedicato alla cura, ma anche all’ascolto e al supporto delle persone affette da SLA. La struttura rappresenta un rifugio per i pazienti e le loro famiglie, garantendo che nessuno si senta abbandonato.
il riconoscimento da parte di papa francesco
Massimelli ha inoltre evidenziato come Papa Francesco abbia riconosciuto il valore dei volontari durante la Giornata nazionale dedicata alla SLA. Un gesto simbolico che rafforza il legame tra la comunità e le istituzioni religiose.
dedica del centro d’eccellenza per la SLA
Giuseppe Fioroni, vicepresidente dell’Istituto Toniolo, ha descritto Armida Barelli come una figura straordinaria che ha scelto percorsi difficili per il suo tempo. La decisione di dedicare il Centro Nemo a Barelli sottolinea l’impegno verso l’eccellenza nella cura della SLA.
approccio multidisciplinare del centro nemo
L’approccio adottato dal Centro Nemo è caratterizzato da un’integrazione interdisciplinare che mira a migliorare la qualità della vita dei pazienti. Questo modello offre risposte innovative alle sfide poste dalla malattia, fornendo così speranza ai pazienti e alle loro famiglie.
- Fulvia Massimelli – Presidente Aisla
- Giuseppe Fioroni – Vicepresidente Istituto Toniolo
- Papa Francesco – Riconoscimento ai volontari Aisla
- Armida Barelli – Co-fondatrice Università Cattolica del Sacro Cuore