Leone e francesco nardon: la tragica storia dei salvatori scomparsi nella voragine

Un evento tragico ha colpito la Valle dell’Agno, segnando profondamente la comunità locale. Due volontari, Leone e Francesco Nardon, hanno perso la vita mentre prestavano soccorso durante un violento maltempo che ha devastato la regione. La loro dedizione nel supportare chi si trovava in difficoltà è stata tragicamente interrotta da un incidente mortale.

il dramma del ponte dei nori a valdagno

Il fatale incidente si è verificato nella notte tra giovedì e venerdì, quando i due volontari stavano attraversando il Ponte dei Nori a Valdagno. Dopo aver chiesto informazioni su dove fosse più urgente l’intervento, Leone e Francesco sono saliti sulla loro Fiat Ulysse. Improvvisamente, il manto stradale ha ceduto, creando una voragine che ha inghiottito l’auto, trascinandola nel torrente Agno, gonfiato dalle piogge torrenziali. Questo drammatico evento si è svolto in pochi istanti, lasciando i familiari in preda all’angoscia per il mancato rientro a casa.

Le operazioni di ricerca sono iniziate intorno alle due del mattino, dopo che i familiari hanno allertato le autorità competenti. I vigili del fuoco, supportati da droni e sommozzatori, hanno lavorato intensamente per recuperare i corpi. Il corpo di Leone è stato trovato nel bacino di laminazione di Trissino, a circa quindici chilometri dal luogo del crollo; poco dopo anche quello di Francesco è stato rinvenuto più a valle.

leone e francesco nardon: impegno per la comunità

Leone Nardon aveva 64 anni ed era imprenditore con una lunga carriera nella Protezione Civile attraverso la sua azienda Sitec srl. Era ben conosciuto nella comunità per il suo attivo coinvolgimento nelle emergenze locali. Francesco, di 21 anni e studente di Ingegneria, era tornato a casa per le vacanze pasquali ed entrambi avevano risposto alla chiamata d’emergenza nonostante i rischi legati al maltempo.

L’impatto della loro scomparsa è profondo: la comunità piange due figure che hanno dedicato gran parte della loro vita ad aiutare gli altri. Questa tragedia ha sollevato interrogativi riguardo la sicurezza delle infrastrutture locali e in particolare sul ponte coinvolto nell’incidente.

indagine sul disastro e dati dell’emergenza

A seguito dell’incidente mortale, la Procura di Vicenza ha avviato un’indagine per determinare le cause del crollo del ponte. È stato disposto il sequestro del Ponte dei Nori, noto come il più antico della zona; questo si trova nei pressi di una struttura più recente che ha resistito alla piena. Le autorità avevano effettuato controlli sul ponte nel 2024 ma le condizioni meteorologiche estreme hanno compromesso gravemente la sua stabilità.

I dati raccolti sull’emergenza sono allarmanti: a Recoaro sono stati registrati 200 mm di pioggia (50 mm in un solo ora), mentre Valdagno ha visto accumuli totali di 160 mm (76 mm caduti in poche ore). Il torrente Agno ha raggiunto un livello record di 2,73 metri superando il precedente massimo di 2,14 metri. Il presidente del Veneto Luca Zaia ha descritto l’accaduto come una tragedia inimmaginabile e ha richiesto lo stato d’emergenza per i comuni colpiti nelle province di Vicenza e Verona; attualmente sono in corso operazioni per valutare i danni e avviare pratiche risarcitorie.

  • Leone Nardon – Imprenditore
  • Francesco Nardon – Studente
  • Luca Zaia – Presidente del Veneto