Incidente mortale in cava a Carrara provocano sciopero del settore lapideo

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Il mondo del lavoro, in particolare quello legato all’industria lapidea, si trova nuovamente sotto i riflettori a causa di un tragico incidente. La morte di Paolo Lambruschi, un uomo di 59 anni avvenuta in una cava di marmo, ha scatenato una serie di reazioni e manifestazioni da parte dei lavoratori del settore.

Incidente mortale nella cava di marmo

Nicola Del Vecchio, segretario generale della Cgil Massa Carrara, ha commentato l’accaduto esprimendo la sua preoccupazione per la sicurezza nel settore. Ha definito l’incidente come parte di una “strage senza fine”, sottolineando come questo tragico evento sia avvenuto durante la Giornata internazionale della salute e sicurezza sul lavoro.

La situazione attuale nel settore lapideo

Del Vecchio ha evidenziato che il lavoro nelle cave è estremamente pericoloso e usurante. È fondamentale riconoscere tali rischi e adottare misure adeguate per garantire la sicurezza dei lavoratori. L’espressione di solidarietà nei confronti della famiglia e dei colleghi di Lambruschi è stata forte e chiara: “Questa strage deve fermarsi; non è accettabile continuare a perdere vite umane sul lavoro.”

Richieste e richiami alla responsabilità

L’appello alla responsabilità coinvolge non solo le istituzioni ma anche le aziende operanti nel settore. È necessario creare un ambiente lavorativo più sicuro per evitare ulteriori tragedie.

  • Nicola Del Vecchio – Segretario generale Cgil Massa Carrara
  • Paolo Lambruschi – Vittima dell’incidente

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