Equiraduno del Giubileo a Fucecchio: un evento imperdibile per gli amanti dei cavalli

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evento dell’Equiraduno del Giubileo a Fucecchio

Fucecchio si prepara ad ospitare un evento di grande importanza simbolica e culturale. Sabato 26 aprile, nel suggestivo scenario del Poggio Salamartano, avrà luogo la cerimonia di accoglienza per il passaggio dell’Equiraduno del Giubileo. Questa iniziativa rappresenta un connubio tra fede, tradizione e promozione territoriale.

dettagli sull’Equiraduno

L’Equiraduno fa parte della Horse Green Experience – Giubileo 2025, un progetto sostenuto da Final Furlong, sotto l’egida del Dicastero dell’Evangelizzazione. La manifestazione è organizzata in collaborazione con Simtur e l’Associazione Natura a Cavallo, nonché in partnership con l’Associazione Europea Romea Strata.

accoglienza dei partecipanti

L’Amministrazione Comunale di Fucecchio, coadiuvata dalla Pro Loco Fucecchio e dalle associazioni locali, accoglierà i pellegrini a cavallo e i membri della rete di imprese coinvolte nell’organizzazione. Il programma prevede:

  • Saluti istituzionali alle ore 16;
  • Benedizione dei cavalli e dei cavalieri;
  • Brindisi della staffa;
  • Presentazione dell’accordo quadro per la valorizzazione del turismo a cavallo;
  • Santa Messa alle ore 18;
  • Cena dell’Equiraduno con partecipazione delle autorità e associazioni.

valore culturale di Fucecchio

La città di Fucecchio ha una lunga tradizione legata al mondo equestre, testimoniata dal celebre Palio delle Contrade. Sul territorio sono presenti numerosi maneggi e strutture dedicate alla cura degli animali. Questo patrimonio rende Fucecchio una meta significativa per l’Equiraduno, fungendo da ponte tra passato e futuro.

dichiarazioni ufficiali

La sindaca Emma Donnini ha espresso entusiasmo per l’arrivo dei pellegrini: “Accogliere i partecipanti all’Equiraduno del Giubileo è motivo di orgoglio per noi. Questa iniziativa promuove un turismo lento che valorizza il contatto con la natura.”

conclusione dell’evento

Domenica mattina, i cavalieri riprenderanno il loro viaggio verso Roma, lasciando dietro di sé un segno tangibile di accoglienza e comunità.