Crisi finanziaria imminente e il ricordo del 2008

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analisi della guerra commerciale e conseguenze finanziarie

La cosiddetta guerra commerciale rappresenta un elemento superficiale, concepito per mascherare le ripercussioni di un imminente crollo finanziario che non può più essere affrontato con le tradizionali strategie. Gli Stati Uniti hanno applicato misure tariffarie limitate alla Cina, la quale ha risposto in modo simile. Queste dichiarazioni si rivelano solo teoriche, dato che le scadenze continuano a essere posticipate.


andamento dei mercati e indicatori di stress

Recentemente, il basis trade ha mostrato un notevole incremento durante la notte tra giovedì e venerdì, insieme all’andamento dello spread dello swap a 30 anni, considerato uno dei principali indicatori di stress di liquidità. Il rapporto dollaro/yen ha raggiunto un livello critico di 143; superare il limite di 145 potrebbe segnare un punto di non ritorno. Attualmente, miliardi di carry trades stanno mostrando perdite sempre più difficili da nascondere attraverso chiamate di margine, il cui impatto è confermato dal deprezzamento record del dollaro.


interventi delle banche centrali

Nell’ambito dell’asta settimanale di Short Term Repo, la Bank of England ha erogato oltre 60 miliardi di sterline alle banche. Questo intervento ha portato a una leggera ripresa del rendimento del Gilt a 30 anni dopo giorni caratterizzati da rendimenti elevati simili a quelli registrati durante il governo Truss, che aveva provocato crisi nei fondi pensione.


situation analysis e previsioni future

Il fine settimana attuale può essere paragonato al periodo cruciale del 13-14 settembre 2008, quando fu decretata la fine della Lehman Brothers. Le banche centrali operano in silenzio per acquistare obbligazioni e stabilire limiti impliciti ai rendimenti sotto pressione. La situazione attuale richiederebbe probabilmente un massiccio Quantitative Easing, simile a quello avviato dalla Fed nel marzo 2020.

  • Federal Reserve (Fed)
  • Bank of Japan (BoJ)
  • Bank of England (BoE)

rischi strutturali e indebitamento

L’indebitamento strutturale degli stati, dei mercati e dei cittadini rappresenta la radice del problema attuale. Sono utilizzati numerosi trucchi e derivati per occultare cartolarizzazioni basate su prodotti scadenti. Periodicamente emerge la necessità di saldare i conti: chi sarà in grado di affrontarne le conseguenze? Il silenzio della BCE solleva interrogativi significativi sulla gestione dell’imminente crisi britannica.

L’attenzione dovrebbe concentrarsi sull’effettivo impatto delle tariffe doganali piuttosto che su questioni marginali. La situazione attuale richiede una riflessione profonda sulle dinamiche economiche globali.