Casa bianca accusa amazon di prezzi alti e dazi ostili

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Recenti dichiarazioni hanno acceso il dibattito riguardo le politiche di Amazon in relazione ai dazi doganali negli Stati Uniti. La Casa Bianca ha espresso preoccupazione per una presunta decisione del gigante dell’e-commerce di evidenziare l’impatto dei dazi sui prezzi finali delle merci, mentre Amazon ha smentito tale affermazione, definendola un’ipotesi infondata.

La posizione della Casa Bianca

La portavoce Karoline Leavitt ha criticato Amazon, definendo la sua azione come “un atto ostile e politico”. Ha inoltre sollevato interrogativi sul perché il colosso non avesse preso simili misure durante l’amministrazione Biden, quando l’inflazione ha raggiunto i massimi storici degli ultimi quarant’anni.

La replica di Amazon

In risposta alle accuse, un rappresentante di Amazon ha chiarito che l’idea di esporre i costi dei dazi è stata discussa esclusivamente dal team dedicato al negozio ultra low cost. Si è specificato che questa possibilità non è mai stata considerata per lo store principale di Amazon.

Dichiarazioni ufficiali

  • “L’idea è stata presa solo in considerazione dal team che gestisce il nostro negozio ultra low cost.”
  • “I team discutono continuamente nuove idee.”
  • “Questa possibilità non è mai stata valutata per lo store principale.”

Conclusioni

Il confronto tra la Casa Bianca e Amazon sottolinea le tensioni esistenti tra grandi aziende e istituzioni governative riguardo alla trasparenza nei prezzi e all’impatto dei dazi sulle economie locali. Mentre la Casa Bianca continua a monitorare la situazione, Amazon si impegna a mantenere separate le sue strategie commerciali dalle pressioni politiche.