Arresto attivista italiana in guinea bissau: 5 giorni in carcere

La recente vicenda che ha coinvolto Valentina Cirelli, attivista e imprenditrice nel settore alberghiero, ha suscitato notevole attenzione a livello internazionale. Arrestata insieme ad altre quindici persone a Varela, Guinea Bissau, la situazione si è rapidamente complicata per l’attivista, nota per il suo impegno in favore dell’ambiente.
arresto di valentina cirelli e dettagli dell’operazione
Valentina Cirelli è stata fermata il 18 aprile scorso da otto soldati della Guardia Nazionale dopo un incendio che ha colpito un progetto di sfruttamento delle sabbie pesanti nella località di Nihinquin. In qualità di presidente dell’associazione ambientalista Tchon Tchomano e proprietaria dell’hotel Kassumayaku, Cirelli ha sempre dimostrato un forte attaccamento alla sua comunità.
le circostanze del blitz
Dopo il blitz avvenuto nel suo hotel, i militari hanno richiesto a Cirelli di accompagnarli al posto militare di Varela. Nonostante inizialmente avesse rifiutato, è stata costretta a seguire gli ordini senza poter portare con sé né cellulare né occhiali. Una volta giunta al posto militare, le è stato comunicato che sarebbe stata trasferita a Ingoré per essere formalmente trattenuta.
situatione carceraria e mancanza di assistenza legale
Cirelli ha trascorso la notte tra il 18 e il 19 aprile detenuta a Ingoré. Il giorno successivo è stata spostata in una cella della stazione di polizia di Bissau. Durante questo periodo, non è riuscita ad avere contatti con i suoi legali. Solo la domenica di Pasqua le sono stati concessi brevi incontri con un avvocato e un amico.
visite e restrizioni
Durante queste visite, le sono stati portati vestiti e prodotti per l’igiene personale. La polizia ha continuato a limitare i contatti con i legali sulla base di “ordini superiori”, ostacolando così qualsiasi tentativo di difesa legale.
interesse dell’ambasciata italiana e accuse nei confronti dell’attivista
L’ambasciata italiana a Dakar sta monitorando attentamente la situazione. Fonti della Farnesina hanno confermato che l’ambasciata sta cercando informazioni sullo stato della connazionale e garantendo i suoi diritti fondamentali.
accuse formulate contro cirelli
Cirelli è accusata di aver partecipato a manifestazioni durante le quali si sarebbero verificati atti vandalici contro una società cinese impegnata nell’estrazione mineraria nella regione. Residente in Guinea Bissau da circa vent’anni, gestisce insieme al padre quasi novantenne l’hotel Kassumayaku ed è ben integrata nella comunità locale.
- Valentina Cirelli – Presidente dell’associazione Tchon Tchomano
- Padrone dell’hotel Kassumayaku
- Soldati della Guardia Nazionale coinvolti nell’arresto
- Avvocati che tentano contatti con Cirelli
- Console onorario italiano presente durante le visite
- Diverse fonti locali che commentano la situazione
- Donna portoghese testimone della vicenda