Settimana del cervello: il neurologo di Lodi svela come prevenire il 50% delle demenze

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prevenzione delle demenze: fattori di rischio e stili di vita

La prevenzione delle demenze rappresenta un tema cruciale nella salute pubblica. Recenti studi evidenziano che circa il 50% dei casi di demenza potrebbe essere prevenuto o rallentato significativamente attraverso l’intervento su 14 fattori di rischio ben definiti. Questi includono condizioni cliniche come la ipertensione, l’obesità e il diabete, tutte patologie che necessitano di diagnosi precoce e trattamento adeguato per evitare conseguenze cognitive gravi.

fattori clinici e modificabili

I fattori di rischio possono essere suddivisi in due categorie principali: quelli clinici, che richiedono attenzione medica, e quelli legati agli stili di vita, sui quali gli individui possono agire direttamente. Tra le azioni raccomandate si trovano:

  • Praticare regolarmente attività fisica
  • Mantenere una dieta equilibrata e sana
  • Promuovere relazioni sociali attive
  • Investire nell’educazione continua

interventi strategici per la salute del cervello

L’importanza degli interventi strategici è stata enfatizzata da Raffaele Lodi, coordinatore della Rete Irccs Neuroscienze e Neuroriabilitazione. Durante il convegno “One Brain One Health”, organizzato dalla Società Italiana di Neurologia al Ministero della Salute, Lodi ha sottolineato come il contrasto ai fattori di rischio possa portare a un significativo rallentamento del decadimento cognitivo.

processo neurodegenerativo e terapie future

Lodi ha inoltre spiegato che i processi neurodegenerativi possono progredire anche in assenza di terapie efficaci. Affrontare sia i fattori clinici che quelli legati allo stile di vita è fondamentale per contenere l’avanzamento della patologia.

conclusione sulla salute cerebrale

In sintesi, la lotta contro le demenze richiede un approccio multifattoriale che integri interventi medici e comportamentali. La consapevolezza riguardo ai rischi associati a condizioni come ipertensione, obesità e diabete può contribuire a una migliore qualità della vita nella popolazione anziana.