Raid vandalici al cantiere del museo Shoah a Roma: residenti presentano esposto alla polizia

Contenuti dell'articolo

segnalazione di atti vandalici al cantiere del Museo della Shoah

L’avvocato Rosa Sciatta ha recentemente annunciato l’invio di un’esposto al Dipartimento di Sicurezza Pubblica e ad altre autorità competenti riguardante atti di violenza e intimidazioni verificatisi in via Alessandro Torlonia, dove è previsto il nuovo Museo della Shoah. I firmatari dell’esposto, tra cui residenti del quartiere, esprimono la necessità di vivere in sicurezza e richiedono una maggiore presenza delle forze dell’ordine nella zona.

richiesta di sospensione dei lavori

La legale sottolinea l’importanza della sicurezza pubblica, considerata un diritto fondamentale tutelato dalla Costituzione italiana. La richiesta include non solo la sospensione dei lavori per il museo ma anche una rivalutazione degli interessi pubblici che hanno portato alla sua progettazione vent’anni fa. L’avvocato Sciatta evidenzia come il contesto attuale, caratterizzato da tensioni geopolitiche, renda necessario riconsiderare la posizione del museo in un’area meno densamente popolata.

principali punti sollevati nell’esposto

  • Atti vandalici recenti nel cantiere.
  • Richiesta di maggior sicurezza nella zona.
  • Sospensione dei lavori per il Museo della Shoah.
  • Rivalutazione della scelta dell’ubicazione del museo.

contesto storico e sociale

L’avvocato Sciatta evidenzia che la sicurezza è essenziale per garantire altri diritti fondamentali come la vita, la salute e la libertà personale. Il suo intervento si inserisce in un dibattito più ampio sulla gestione delle aree urbane e sulla necessità di proteggere i cittadini da potenziali minacce. L’attuale situazione geopolitica richiede una riflessione approfondita su come le decisioni urbanistiche possano influenzare la vita quotidiana dei residenti.

interessi pubblici nel progetto del museo

I firmatari dell’esposto chiedono una rivalutazione degli obiettivi iniziali che hanno portato alla creazione del Museo della Shoah, suggerendo che le circostanze attuali giustifichino uno spostamento verso una location più ampia e meno affollata a Roma. Questa proposta mira a garantire maggiore sicurezza per tutti coloro che vivono nelle vicinanze del cantiere.

  • Avvocato Rosa Sciatta – Portavoce dei firmatari.
  • Dipartimento di Sicurezza Pubblica – Destinatario dell’esposto.
  • Questore di Roma – Coinvolto nella questione della sicurezza.
  • Residenti del quartiere – Firmatari dell’esposto per la richiesta di cambiamento.