Delitto di garlasco, la lettera di raffaele sollecito a alberto stasi

raffaele sollecito esprime solidarietà ad alberto stasi

Raffaele Sollecito interviene nuovamente a favore di Alberto Stasi, condannato per l’omicidio di Chiara Poggi avvenuto a Garlasco. L’ingegnere informatico ha dichiarato all’Ansa, come riportato da Today, di aver sempre creduto nell’innocenza di Stasi, rivelando di avergli scritto una lettera mentre si trovava in carcere.

L’apertura delle indagini su Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, ha riacceso l’interesse pubblico sul caso del delitto di Garlasco.

conseguenze dell’accusa secondo raffaele sollecito

Nell’ambito della sua difesa, Raffaele Sollecito ha anche riflettuto sulle ripercussioni che un’accusa può avere sulla vita personale. “C’è la volontà da parte degli inquirenti di fornire risposte alle famiglie delle vittime, anche se ciò comporta il rischio di non rispettare la verità dei fatti“, ha affermato.

Sollecito ha evidenziato quanto possa essere difficile liberarsi dello stigma legato a un’accusa. Anche dopo un’assoluzione, il peso emotivo rimane: “Il prezzo da pagare è inimmaginabile; l’immagine negativa resta attaccata e non va più via“.

dichiarazioni sul delitto di garlasco e parallelismi con la propria vicenda giudiziaria

Sollecito ha sottolineato che la situazione vissuta da Alberto Stasi gli ricorda profondamente la sua esperienza. “I dettagli del caso mi riportano alla mia vicenda, dove tracce biologiche sono state cruciali ma mai analizzate adeguatamente”, ha spiegato.

L’ingegnere, noto per il suo coinvolgimento nell’omicidio di Meredith Kercher a Perugia, ha concluso dicendo: “A lui ho scritto una lettera in carcere, ma non so se l’ha ricevuta”. Queste parole mettono in luce le similitudini tra i due casi e l’importanza delle tracce genetiche nelle indagini.

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