Apparecchi sanitari da firenze a beirut: il dono di esaote

Un’importante iniziativa umanitaria ha preso avvio dall’aeroporto di Pratica di Mare, dove sono stati preparati per la partenza 24 europallets contenenti apparecchiature elettromedicali e sanitarie. Questi materiali sono destinati a Beirut, con l’obiettivo di supportare ospedali e laboratori medici attraverso il Vicariato di Beirut dei Latini, in collaborazione con il Contingente Italiano presente in Libano.
Dettagli del carico umanitario
Una parte della fornitura è indirizzata anche a strutture sanitarie siriane, in particolare all’ospedale Italiano situato a Damasco. Questo prezioso dono proviene da Esaote, una delle aziende leader nel settore dei sistemi diagnostici medicali, specializzata in ultrasuoni e risonanze magnetiche, con sedi principali a Genova e Firenze.
Il contributo della Fondazione Giovanni Paolo II
Gli strumenti sanitari saranno utilizzati principalmente nell’ambito dei programmi internazionali della Fondazione Giovanni Paolo II, attiva nella cooperazione sia in Italia che all’estero. Da tempo, questa fondazione sostiene il Libano nel fronteggiare una crisi economica e sanitaria complessa. Grazie alla collaborazione con il Movimento dei Focolari, vengono inviati farmaci e materiale sanitario per garantire cure salvavita.
Logistica e coordinamento del trasporto
L’invio delle apparecchiature è stato reso possibile grazie al supporto di Savino Del Bene, multinazionale italiana esperta in spedizioni e logistica. Le attrezzature sono state custodite presso un magazzino nel porto di Livorno fino a quando le condizioni politiche libanesi hanno permesso l’invio sicuro.
Accordo con il Ministero della Difesa
La spedizione sarà effettuata grazie a un accordo strategico con il Ministero della Difesa italiano, che gestirà il trasporto tramite un volo speciale del 14° Stormo dell’Aeronautica Militare. Il 17 marzo si svolgerà una cerimonia ufficiale per la consegna del materiale alle autorità libanesi diplomatiche e militari.
Rappresentanti presenti alla cerimonia
- Monsignor Cèsar Essayan – Rappresentante legale della Fondazione Giovanni Paolo II in Libano
- Stefano Baldini – Capo-progetti per il Libano