Scomparsa di Nataly Quintanilla: le rivelazioni scioccanti degli inquirenti che cambiano tutto

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Il caso di Nataly Quintanilla, una donna di origine salvadoregna scomparsa a Milano lo scorso 24 gennaio, ha recentemente assunto contorni drammatici con l’arresto del suo compagno, Pablo Gonzalez Rivas, accusato di omicidio e occultamento di cadavere. Diversi elementi, tra cui riprese di sorveglianza, hanno spinto le autorità a intensificare le indagini per ricostruire gli eventi di quella serata.

Ricostruzione della serata di Nataly Quintanilla

Le immagini delle telecamere di sorveglianza offrono indicazioni preziose riguardo alle ultime ore di Nataly. Nella registrazione, è visibile entrare nel palazzo alle 18:44, per poi scomparire. Le indagini hanno rivelato che nel cuore della notte, fra le 2 e le 3, Pablo Gonzalez Rivas è stato catturato mentre si dirigeva verso i box del condominio. Qui ha prelevato un borsone che inizialmente sembra vuoto e, tornando poco dopo, lo trascinava, evidentemente pieno. Infine, ha caricato il bagaglio sulla sua auto, una Fiat Punto, tornando nell’appartamento attorno alle 3:32.

Sequestro del monolocale e raccolta di prove

In seguito ai risultati delle immagini di sorveglianza, la procura di Milano ha disposto il sequestro del monolocale in piazza dei Daini, dove risiedeva Nataly, e della vettura di Rivas, insieme a numerosi dispositivi elettronici, quali cellulare e computer. Le autorità cercano di determinare se Nataly sia stata uccisa nel suo appartamento e se il borsone fosse destinato al trasporto del corpo. Gli esperti sono attesi per eseguire analisi dettagliate nella residence, un passaggio cruciale per chiarire la dinamica degli eventi e le eventuali responsabilità di Rivas.

Interrogatorio di Pablo Gonzalez Rivas

Pablo Gonzalez Rivas è stato interrogato dall’aggiunto Letizia Mannella e dalla pm Alessia Menegazzo, ma ha esercitato il diritto di non rispondere. L’uomo, di 48 anni e anch’egli di origine salvadoregna, è stato arrestato per omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Le sue dichiarazioni sono state considerate contraddittorie dagli investigatori, aumentando i sospetti sulla sua versione. Domani, il 8 febbraio, dovrà affrontare l’interrogatorio di convalida del fermo davanti al giudice per le indagini preliminari, Anna Calabi.

La denuncia tardiva della scomparsa

Un fatto che ha catturato l’attenzione riguarda la denuncia di Rivas, avvenuta il 31 gennaio, ben sette giorni dopo la scomparsa di Nataly. Nella denuncia, ha affermato che la compagna era andata via portando con sé due valigie, bancomat e documenti. Ha sostenuto che ella si trovava in una fase di difficoltà emotiva, ma tale racconto è stato contestato da amici e conoscenti, che hanno descritto Nataly come una persona vivace e solare, in contrasto con la narrazione fornita dal compagno. L’interesse di comunità e autorità rimane alto per l’evoluzione di questo caso scottante che ha scosso la città di Milano.