Rissa tra baby gang in Abruzzo: caos e molotov in azione

Violenza giovanile a Teramo: lanciata una molotov rudimentale, un giovane ferito

Le tensioni tra adolescenti stanno assumendo contorni sempre più allarmanti in diverse città italiane, come dimostra quanto accaduto a Teramo. In Abruzzo, bande giovanili si scontrano frequentemente in eventi che sfociano in episodi di gravità elevata.

Un’escalation preoccupante di episodi violenti

A Teramo, nei mesi recenti, erano già stati segnalati vari atti di vandalismo e conflitti tra giovani, ma quanto accaduto il 1° febbraio rappresenta un grave cambio di rotta. Nel tardo pomeriggio, attorno alle 17:00, le autorità sono state avvisate di un violento scontro tra due gruppi di ragazzi in Piazza San Francesco. Ciò che inizialmente appariva come un banale litigio si è rapidamente trasformato in una situazione di notevole gravità.

All’arrivo delle pattuglie della polizia di Stato, coadiuvate da carabinieri, guardia di finanza e vigili del fuoco, il luogo dell’incidente risultava deserto. Gli agenti hanno rinvenuto un oggetto inquietante: una bottiglia incendiaria, segno di una preoccupante escalation nella dinamica dei conflitti giovanili.

Indagini e scoperte inquietanti

Mentre i vigili del fuoco domavano le fiamme residue, gli agenti hanno avviato un’indagine per identificare i responsabili. Attraverso testimonianze e verifiche, i poliziotti sono riusciti ad identificare un ragazzo di 14 anni come autore del lancio della molotov rudimentale.

In serata, dopo una perquisizione, sono stati rinvenuti gli indumenti indossati dal giovane durante l’incidente, ancora intrisi di benzina. Questo particolare ha confermato il suo coinvolgimento. Ulteriori indagini hanno portato al rinvenimento di altri due ordigni incendiari, pronti per l’uso, nascosti in uno zaino nelle vicinanze della piazza, indicati dallo stesso quattordicenne.

In parallelo, è stato identificato un complice, un altro ragazzo di 14 anni, ma la perquisizione della sua abitazione non ha prodotto risultati significativi. Il giovane ferito, colpito dalla bottiglia incendiaria, ha cercato autonomamente assistenza medica e ha riportato ferite con una prognosi di 10 giorni.

Per entrambi i giovani sono state avanzate accuse molto serie, tra cui fabbricazione o detenzione di materie esplodenti, accensioni pericolose e lesioni personali aggravate. L’episodio ha suscitato una forte preoccupazione nella comunità, riaccendendo il dibattito sulla crescente diffusione delle baby gang.