Mielofibrosi: Scopri il Nuovo Jak Inibitore che Controlla i Sintomi Avanzati

introduzione
La disponibilità e la rimborsabilità di momelotinib rappresentano un importante passo avanti nella gestione della mielofibrosi, una patologia ematologica caratterizzata da aggressività. Questo inibitore selettivo offre una nuova opzione terapeutica per i pazienti che lottano con questa condizione.
momelotinib e il suo impatto sui pazienti
Come evidenziato da Maria Sofia Rosati, direttore medico Oncoematologia di Gsk, “momelotinib si distingue all’interno della classe dei Jak inibitori, poiché affronta specificamente l’anemia, un sintomo che non è gestito da altri farmaci simili”. Questo controllo dell’anemia consente ai pazienti di riprendere il controllo della propria vita quotidiana e di essere meno dipendenti dal supporto dei caregiver.
Rosati afferma che questa innovazione terapeutica aiuta i pazienti a svolgere le loro normali attività quotidiane, migliorando la qualità della vita, e a godere maggiormente dei rapporti affettivi.
impegno di Gsk nel settore oncoematologico
Gsk ha rinnovato il proprio impegno nella ricerca oncoematologica, collaborando sia attraverso ricerche interne che sostenendo studi indipendenti. Tra le acquisizioni significative, spicca quella del 2020, che ha portato allo sviluppo di momelotinib e di un farmaco per il trattamento del mieloma multiplo. L’azienda ha mostrato un forte interesse sia per le neoplasie solide che per quelle ematologiche, con un focus particolare sulla mielofibrosi.
personaggi e attori coinvolti
- Maria Sofia Rosati
- Gsk – azienda farmaceutica