La Cina contro Trump: Misure Shock su Carbone e Gas nella Guerra dei Dazi

La risposta della Cina ai dazi statunitensi

Recentemente, la Cina ha deciso di rispondere alle politiche tariffarie implementate da Donald Trump. Infatti, a partire dal 10 febbraio, entreranno in vigore nuovi dazi sul carbone e sul gas naturale liquefatto provenienti dagli Stati Uniti, con un’aliquota fissata al 15%. Questa drammatica azione rappresenta una risposta diretta alla strategia economica del presidente americano.

Le mosse strategiche di Trump

Di recente, Donald Trump ha accusato la Cina di non essere stata sufficientemente efficace nel limitare l’influsso dell’oppioide Fentanyl negli USA, che ha causato la morte di oltre 100.000 cittadini americani ogni anno. Questa accusa è parte di un contesto più ampio di tensioni commerciali e politiche. Notoriamente, il presidente americano ha anche proposto una sorta di moratoria di un mese per le tariffe al 25% su Messico e Canada, mentre ha intensificato la pressione su Pechino.

In aggiunta, Trump ha previsto colloqui con il premier canadese Justin Trudeau e la presidente messicana Claudia Sheinbaum, mentre non ha ancora avuto un incontro diretto con il presidente cinese Xi Jinping.

Le misure cinesi sui prodotti americani

Con riferimento alla decisione cinese, Pechino ha mostrato determinazione nel rispondere, imponendo dazi non solo sul carbone e sul gas, ma anche su altri materiali come il petrolio, i macchinari agricoli e i veicoli americani di grossa cilindrata, che subiranno un ulteriore onere del 10%. Questo approccio mira a proteggere gli interessi legittimi della Repubblica Popolare e sottolinea le implicazioni dell’unilateralismo nelle relazioni commerciali internazionali.

Inoltre, la Cina ha chiesto a Washington di “correggere immediatamente gli errori” legati all’imposizione dei dazi, sottolineando la violazione delle regole stabilite dall’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO).

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