Bassetti e Alex: L’impatto rivoluzionario dell’intelligenza artificiale nella medicina moderna

Collegamento tra scienza e intelligenza artificiale nella medicina

Il professionista Matteo Bassetti, attualmente alla guida del reparto di Malattie Infettive presso il Policlinico San Martino di Genova, ha recentemente portato all’attenzione un’interessante vicenda che mette in evidenza la collaborazione tra la Medicina e l’Intelligenza Artificiale. Il caso di un bambino, noto come Alex, affetto da una patologia complessa ma difficile da diagnosticare, ha preoccupato molto la sua famiglia.

La vicenda del piccolo Alex e l’intervento della madre

Attraverso un post su Instagram, il dottor Bassetti ha voluto rimarcare come determinati strumenti associati all’intelligenza artificiale possano rivelarsi estremamente utili per i professionisti medici. Nello specifico, il racconto riguarda la sofferenza cronica del piccolo Alex, il quale ha patito per tre lunghi anni senza che i medici riuscissero a individuare la causa del suo malessere.

Nel momento di estrema disperazione, la madre di Alex, dopo aver consultato ben 17 specialisti, ha deciso di esplorare una soluzione non convenzionale: ha inserito i sintomi del bambino e i dati relativi alla risonanza magnetica in ChatGPT.

ChatGPT e gli sviluppi clinici

Questa mossa ha prodotto un risultato sorprendente: l’intelligenza artificiale ha suggerito una possibile diagnosi, identificando la sindrome del midollo ancorato, una condizione rara in cui il midollo spinale è ancorato ai tessuti circostanti, generando dolore e complicanze neuromuscolari. Bassetti ha chiarito, senza fornire dettagli sui soggetti coinvolti o sul contesto, che “la madre ha presentato questa ipotesi a un neurochirurgo, che ha convalidato la diagnosi e successivamente ha eseguito l’intervento chirurgico, liberando il bambino dalla sua sofferenza”.

Il dottor Bassetti ha sottolineato il legame tra medicina e intelligenza artificiale: “La storia di Alex evidenzia come la tecnologia possa integrarsi con il lavoro dei medici durante il processo diagnostico e terapeutico. È fondamentale che il settore medico-scientifico acquisisca familiarità con questi strumenti, che possono fungere da supporto nell’attività professionale”.

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