Aumenti salariali rinviati al 2028: accordo tra RSU e Sammontana con focus su investimenti e nuovi contratti a Empoli

Recentemente, la RSU e la società Sammontana S.p.A. hanno raggiunto un accordo fondamentale, in seguito al piano di fusione con Forno d’Asolo e al progetto di sviluppo aziendale già annunciato. Questo accordo comporta investimenti, nuove assunzioni e aumentando gli stipendi, con una moratoria che si estende fino al 2028.
Investimenti e sviluppo
L’intesa prevede consistenti investimenti negli stabilimenti produttivi e un incremento della capacità produttiva. Sono previsti anche miglioramenti delle strutture dedicate al personale, come spogliatoi e mensa, con interventi programmati fino al 2027. A partire da gennaio 2028, i dipendenti beneficeranno di un incremento salariale di 30 euro lordi, seguito da ulteriori 30 euro lordi a gennaio 2029.
Durante la conferenza stampa tenutasi presso la Camera del Lavoro di Empoli, sono intervenuti:
- Andrea Rufini, RSU Sammontana
- Pasquale Bianco, RSU Sammontana
- Francesco Baccanelli, CGIL Flai
La RSU ha inoltre annunciato la sua mobilitazione per il referendum contro il Jobs Act del 2015, rafforzando il proprio impegno per la protezione dei diritti lavorativi.
Aumenti salariali
In merito alle condizioni salariali, Francesco Baccanelli ha dichiarato che è stata concordata una moratoria durante il periodo di investimenti (2026-2027), senza contrattazione salariale, a fronte di garantire il futuro dello stabilimento. “È stato stabilito un aumento complessivo di 60 euro su una durata di quattro anni“, ha aggiunto Rufini.
La moratoria non influenzerà la contrattazione normativa di secondo livello, che proseguirà e includerà nuove assunzioni part-time e avanzamenti di livello. Pasquale Bianco ha sottolineato l’importanza di mantenere un modello di incremento salariale fisso per tutti, senza legare i premi a obiettivi variabili.
Referendum abrogativo del Jobs Act
Rufini ha comunicato che i lavoratori si uniranno per sostenere un comitato referendario per l’abrogazione del Jobs Act, evidenziando che “questo referendum mira a ripristinare i diritti dei lavoratori e la possibilità di reinserimento in caso di licenziamenti ingiustificati“. Si sottolinea anche la necessità di superare la precarietà dei contratti e garantire maggiore sicurezza negli appalti.
Solidarietà e supporto sociale
In aggiunta, è stato discusso il tema della solidarietà, con particolare riferimento al sostegno al popolo palestinese e a iniziative per aiutare colleghi con problemi di salute. Pasquale Bianco ha dichiarato: “Abbiamo deciso di esprimere solidarietà al popolo palestinese e di avviare una raccolta fondi per i colleghi in difficoltà“.