Israele accetta la tregua a Gaza: 737 prigionieri liberati per il rilascio dei primi ostaggi

Il recente accordo sul cessate il fuoco tra Israele e Hamas rappresenta un passo cruciale per la situazione nella Striscia di Gaza. Dopo una riunione di oltre cinque ore, il governo israeliano ha approvato la tregua e il rilascio di ostaggi, aprendo la strada a un possibile miglioramento della situazione umanitaria nella regione.

approvazione dell’accordo sul cessate il fuoco

Il governo di Israele ha dato il via libera all’accordo di cessate il fuoco con Hamas, con il consenso di 24 ministri e il voto contrario di 8 membri del gabinetto. Tra questi ultimi, spiccano il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir e il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich.

L’intesa è stata anticipata dal gabinetto di sicurezza, che ha permesso l’entrata in vigore della tregua a partire dal 19 gennaio. I membri del governo che hanno votato contro non hanno la possibilità di bloccare l’accordo, ma possono ricorrere all’Alta Corte di Giustizia.

rilascio di detenuti palestinesi

Il ministero della Giustizia israeliano ha comunicato che 737 detenuti palestinesi saranno liberati nella prima fase dell’accordo. Questo scambio prevede la liberazione di prigionieri in cambio di ostaggi israeliani attualmente nelle mani di Hamas, con l’obiettivo di migliorare le relazioni tra le parti coinvolte.

dichiarazioni di netanyahu

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha ricevuto garanzie dai presidenti americani Joe Biden e Donald Trump che, nel caso in cui la seconda fase dell’accordo fallisca, vi sarà la possibilità di riprendere le operazioni militari nella Striscia di Gaza. Netanyahu ha discusso con i leader americani su strategie per garantire la sicurezza dello stato di Israele.